Charles Leclerc è entrato sorridente nel paddock di Marina Bay: “Singapore è un Paese che mi piace e lo stesso vale per il circuito, come tutti i cittadini del resto. Come sempre siamo determinati a fare del nostro meglio per portare a casa il massimo risultato possibile anche se non credo che questo tracciato sia più favorevole per noi di quello di Baku. Anche là avremmo potuto fare bene se non avessimo sbagliato in qualifica”. Il monegasco è stato molto realista nell’analizzare le prospettive del weekend: “Non dobbiamo aspettarci miracoli, ma concentrarci su noi stessi e lavorare sodo. Ovviamente, dal canto mio non lascerò nulla di intentato, né in qualifica e tanto meno in gara”.
La Direzione Gara questa mattina ha dichiarato il cosiddetto “heat hazard”, che prevede che tutte le macchine siano equipaggiate con il “cooling system” e i piloti possano scegliere di indossare un giubbotto refrigerato: “Abbiamo provato questo sistema ed è bello sapere che c’è la possibilità di utilizzarlo. Detto questo, mi pare che le temperature non siano molto differenti dagli scorsi anni, quindi non sono sicuro che lo userò”. Charles ha anche commentato il fatto che il limite di velocità in pitlane sia stato portato da 60 a 80 km/h in questa stagione a Singapore: “Credo sia una cosa positiva, perché potrebbe rendere plausibile una strategia a due soste. Tuttavia considerato quanto è difficile superare qui, credo che la posizione in pista continui a restare decisiva. Sarà quindi tutto da verificare se sarà davvero una variabile da tenere in considerazione”.



















