Prende ufficialmente il via la partnership tra Microlino e Luisa Beccaria: due realtà che raccontano, con linguaggi diversi ma armonici, la stessa Italia fatta di creatività, eleganza e rispetto per l’ambiente. Al cuore della collaborazione c’è una Microlino unica e inconfondibile. L’esterno è stato wrappato con la stampa corporate del brand, trasformando la citycar in una tela in movimento che porta con sé l’universo estetico della maison. All’interno, i sedili sono rivestiti con materiali ecosostenibili e impreziositi dal logo Luisa Beccaria, in un dialogo tra sartorialità e tecnologia che rende ogni dettaglio unico. La macchina è stata presentata il 24 settembre a Palazzo Bovara, in occasione della sfilata di Luisa Beccaria durante Milano Fashion Week.
Questa collaborazione nasce dall’intreccio di due visioni complementari. Da un lato, Luisa Beccaria, con il suo universo fatto di uno stile poetico, ricco di suggestioni naturali e un’estetica sospesa tra sogno e realtà. Dall’altro, Microlino, che interpreta la mobilità urbana con un approccio compatto, sostenibile tutto rigorosamente Made in Italy. Insieme, moda e innovazione firmano un manifesto di stile e responsabilità, dove l’eleganza diventa un linguaggio comune capace di rendere la quotidianità più poetica, autentica e rispettosa del pianeta.
“Condividiamo con Luisa Beccaria la volontà di raccontare un’Italia capace di innovare restando fedele alla sua tradizione di bellezza e creatività. Questo progetto è la dimostrazione di come moda e mobilità possano fondersi in un racconto comune, dove stile e sostenibilità viaggiano insieme”, sottolinea Uberto Gavazzi, Country Manager Italia di Microlino.
“Per noi è stato un gioco creativo e stimolante applicare la nostra visione estetica a un mezzo di trasporto così innovativo ed ecosostenibile. È un ulteriore passo verso la dimensione lifestyle che il nostro brand sta sempre più abbracciando: ci piace declinare il nostro universo in contesti e momenti differenti, portando la nostra idea di bellezza e armonia ovunque”, raccontano Luisa, Lucilla e Luna Beccaria Bonaccorsi.



















