La prima metà stagione di Lewis Hamilton in rosso è stata una delusione dal punto di vista sportivo, ma un successo commerciale per la Ferrari. Il quarantenne sette volte campione del mondo finora ha chiaramente ottenuto risultati inferiori alle aspettative, con solo una vittoria nella Sprint in Cina a dimostrazione dei suoi sforzi. La sua recente ammissione di sentirsi “inutile”, dopo il GP d’Ungheria, ha riacceso le speculazioni sul ritiro o sulle clausole contrattuali.
L’ex capo della F1 Bernie Ecclestone ha dichiarato a F1 Destinations: “Non sono sicuro che prendere Lewis sia stata la decisione giusta. Lewis è ovviamente talentuoso, ma un po’ politico, il che è tipico della Ferrari e tipico di lui. Ma potrebbe riprendersi, il che sarebbe un bene per lui e per la Ferrari.”
In termini finanziari, tuttavia, La Gazzetta dello Sport afferma che Hamilton è stato “un affare“. Nella prima metà del 2025, l’utile netto del gruppo Ferrari è aumentato del 9% a 837 milioni di euro, con i ricavi della F1 che sono saliti da 313 milioni a 396 milioni, sostenuti da nuove partnership, un aumento di 30-40 milioni dei bonus Liberty Media derivanti dal miglioramento del risultato del team nel 2024 e quello che gli analisti stimano essere un aumento annuo delle sponsorizzazioni di 50 milioni legato direttamente all’arrivo di Hamilton.
Il presidente di StageUp, società specializzata nella valutazione delle sponsorizzazioni, Giovanni Palazzi ha spiegato: “L’aumento del merchandising e l’aumento dei ricavi delle sponsorizzazioni possono essere spiegati dall’attrattiva di Hamilton, poiché non è solo un pilota, ma una leggenda sportiva vivente. La sua immagine trascende la Formula 1 e parla a un pubblico globale, unendo sport, moda e cultura pop. Questo carisma globale, unito alla leggenda del Cavallino Rampante, ha creato una combinazione irresistibile per fan e marchi.”
La Gazzetta conclude che l’impatto commerciale complessivo di Hamilton vale circa 70 milioni di euro quest’anno, superiore al suo stipendio dichiarato di 40 milioni.
