Sarà Oscar Piastri con la sua McLaren a partire dalla pole nella Sprint Race di domani in Belgio. Il pilota australiano è stato il più veloce nella fase decisiva della Sprint Qualifying con un tempo di 1’40”510, che rappresenta il nuovo primato per questa versione del tracciato di Spa-Francorchamps. Altri due piloti – Max Verstappen (1’40”987, Red Bull) e Lando Norris (1’41”128, McLaren) – sono scesi sotto il precedente record (1’41”252) che nel 2020 era valso la pole position a Lewis Hamilton, classificandosi rispettivamente in seconda e terza posizione.
A completare le prime due file ci sarà la Ferrari di Charles Leclerc, quarto in 1’41”278. È la terza volta che Piastri è il più veloce nelle qualifiche Sprint, con la McLaren che arriva a quota sei pole in questa specialità, tante quante la Red Bull, che le ha ottenute tutte con Verstappen. Da notare che nella top 10 ci sono i rappresentanti di ben otto squadre diverse: le uniche con due piloti sono McLaren e Haas, le uniche escluse Aston Martin e Mercedes. Infine, i due precedenti pole man del venerdì del 2025 partiranno domani dalla penultima e dall’ultima fila, rispettivamente occupate da Hamilton (in pole a Shanghai) e da Antonelli (Miami).
Nell’unica sessione di prove libere prevista dal formato Sprint del weekend, soltanto due squadre – Red Bull e Haas – non hanno usato le Hard, optando invece per un set di Medium prima del consueto run con le Soft. Quanto al resto dei piloti, le coppie della Mercedes e della Racing Bulls non hanno montato sulle loro vetture la mescola più morbida, alternando la Hard e la Medium. Nella Sprint Qualifying, come da regolamento la Medium è stata usata in SQ1 e SQ2 mentre la Soft è stata protagonista in SQ3.
Simone Berra, chief engineer Pirelli: “In condizioni come quelle avute oggi in FP1 – quindi, con temperature dell’asfalto oscillanti fra i 30 e i 35 °C – la C1 si è dimostrata più performante rispetto alle aspettative, soprattutto su quelle vetture che, capaci di sviluppare un elevato livello di carico aerodinamico, riescono a farle funzionare bene e a non farle scivolare troppo. Il divario rispetto alla Medium è, ovviamente, molto elevato (valutabile attorno a 1”6, in linea con le simulazioni) rispetto al solito, considerato che qui abbiamo scelto di non portare tre mescole contigue ma abbiamo effettuato un salto di mescola fra appunto la Hard (C1) e la Medium (C3). La SQ3 ci ha permesso di valutare in circa 4 decimi la differenza di prestazione fra C3 e C4, anch’essa vicina alle simulazioni della vigilia. Molto più veloce, invece, il tempo della pole che, come noto, è basato sulla media delle simulazioni che riceviamo dalle squadre, rispetto alle quali siamo scesi di un secondo e siamo soltanto al venerdì! Il fatto che quattro piloti abbiano ancora due set di Hard a disposizione può voler dire che alcuni di loro potrebbero eventualmente usarne uno domani nella Sprint visto che, per regolamento, tutti sono tenuti ad averne uno (oltre a uno di Medium) a disposizione per la gara.
L’unica ora di prove libere prevista dal programma e la concomitanza con l’introduzione di molti aggiornamenti tecnici in questo fine settimana – soltanto Haas e Sauber non hanno portato novità a Spa – hanno praticamente ridotto al minimo la possibilità per le squadre di lavorare sul rendimento delle gomme sulla lunga distanza. Ne sapremo di più domani dopo la Sprint, dove non sarei sorpreso che trovassero spazio tutte e tre le mescole: magari chi non avrà nulla da giocarsi perché relegato nelle ultime file potrebbe sfruttare i 15 giri per verificare il comportamento delle mescole diverse dalla Medium – la scelta naturale per la gara corta – in vista della gara. Sempreché le condizioni meteo non scombinino tutti i piani!”.


























