La conclusione del girone d’andata del Campionato del Mondo di F1 2025 si svolge lì dove tutto cominciò 75 anni fa: a Silverstone. Il 13 maggio 1950 fu organizzata sulla pista ricavata all’interno di un aeroporto militare allestito durante la Seconda Guerra Mondiale il primo Gran Premio valido per il Campionato del Mondo Piloti.
Silverstone è stata la culla della Formula 1. La prima gara del Campionato Piloti, nato nel 1950 si è infatti disputata il 13 maggio di quell’anno, alla presenza di oltre 100mila spettatori. Nino Farina con l’Alfa Romeo 158 gommata Pirelli conquistò la pole position, il giro veloce e anche la prima vittoria nella storia della F1. Il pilota italiano conquistò anche il primo titolo iridato nell’ultima gara dell’anno, disputata a Monza. Un filo rosso lega i due circuiti quest’anno: se a Silverstone la Formula 1 festeggia l’anniversario di diamante, a Monza si svolgerà una cerimonia speciale per celebrare il 500° Gran Premio della PireIli in F1. Se è vero che il traguardo sarà raggiunto la settimana precedente a Zandvoort, sede del GP d’Olanda, la festa per i 500 Gran Premi non potrà che avvenire nella pista che si trova a solo 15 chilometri dal quartier generale della Casa della P lunga.
Per onorare questo anniversario Pirelli ha scelto di realizzare un Podium Cap speciale nell’ambito della collezione prodotta da Pirelli Design con il contributo creativo del designer Denis Dekovic. Il Podium Cap di Silverstone è già in vendita sulla piattaforma di e-commerce dedicata.
Un’importante novità caratterizza la scelta delle mescole per questo appuntamento. Pirelli ha selezionato infatti la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft, quindi uno step più morbido rispetto alla stagione precedente. L’obiettivo – condiviso con FIA, F1 e squadre – è quello di offrire un più ampio ventaglio di opzioni strategiche per la gara. Nel 2024 la C3, all’epoca classificata come Soft, fu utilizzata da alcuni piloti solamente nella parte finale della gara dopo la pioggia: quest’anno, invece, da Medium giocherà un ruolo da sicura protagonista, probabilmente anche in più fasi della gara. Infatti, chi vorrà provare a completare la gara con un solo pit-stop dovrà necessariamente gestire con molta attenzione gli stint, pagando un prezzo in termini di tempo di gara totale: nell’equazione va tenuto presente che il tempo perso nella sosta per il cambio gomme non è elevatissimo (circa 20,5 secondi) e che i sorpassi seppur non facilissimi sono fattibili.
Così nel 2024
Tutte le mescole da asciutto e le Intermedie sono state protagoniste dell’edizione 2024 del GP di Gran Bretagna. La prima parte ha visto sugli scudi la Medium, scelta da 17 piloti sulla griglia di partenza: hanno fatto eccezione Ocon e Zhou, che hanno preferito la Soft, e Perez, che ha preso il via della gara dalla pit-lane utilizzando una Hard. La C2 si è dimostrata performante non soltanto perché i piloti hanno potuto spingere pur avendo tanta benzina a bordo ma anche perché ha permesso di gestire le condizioni complicate che si sono create quando ha iniziato a cadere la pioggia. Inoltre, la Medium assicurava una maggiore flessibilità per la gestione del primo pit-stop, visto che la minaccia di pioggia era incombente già prima della partenza.
Poi è salita sul palcoscenico l’Intermedia, nel momento in cui il tempo di crossover lo ha consentito: chi infatti – come Leclerc e Perez – aveva scelto di anticipare il cambio gomme si è ritrovato con un set di gomme dalla banda verde ormai usurato per le vere e proprie condizioni di pista bagnata ed è stato costretto a montarne uno nuovo. Peraltro, non c’è mai stato un livello di acqua sull’asfalto paragonabile a quello il giorno precedente in FP3, il che ha reso l’usura di questo tipo di gomma più accelerata man mano che poi la pista andava asciugandosi. La parte finale ha visto tutte e tre le mescole confrontarsi ad armi pari e si è visto come, soprattutto nel gruppo di testa, ogni pacchetto vettura-pilota-gomme si trovasse a suo agio con mescole diverse: Hamilton ha portato al successo la Mercedes con la Soft, Verstappen aveva il passo più veloce con la Red Bull sulla Hard e Piastri ha dimostrato come la Medium sulla McLaren potesse essere molto competitiva.
Il tracciato
La pista di Silverstone è una delle più frequentate nella storia del Campionato del Mondo, con 59 Gran Premi disputati – soltanto a Monza (74) si è corso più volte – ed è rimasta sostanzialmente immutata dalle origini. Con i suoi 5,861 chilometri è una delle più lunghe del calendario ed è caratterizzata da 18 curve (10 a destra e 8 a sinistra), alcune delle quali – come la sequenza Maggots-Becketts-Chapel che prevede rapidi cambi di direzione ad alta velocità – generano forze laterali molto elevate, simili a quelle che si registrano a Spa-Francorchamps e a Suzuka. È una delle piste più utilizzate da diverse categorie a due e quattro ruote e ciò consente di avere un buon livello di aderenza sin dalle prime prove libere del venerdì, anche grazie ad una rugosità dell’asfalto medio-bassa.
Nonostante la collocazione nel clou dell’estate inglese, tradizionalmente ci si possono aspettare temperature e condizioni meteorologiche molto variabili, con vento e pioggia che possono arrivare in fretta a cambiare le carte in tavola, anche nell’arco di una gara, come testimonia l’andamento dell’ultimo Gran Premio corso qui.
Le statistiche
Quella che inizia giovedì 3 luglio è l’edizione numero 76 del Gran Premio di Gran Bretagna: insieme al Gran Premio d’Italia sono le sole gare sempre presenti nel calendario iridato. La corsa è stata disputata anche sui tracciati di Aintree (cinque edizioni) e Brands Hatch (12) mentre a Silverstone si svolse anche il Gran Premio del 70° Anniversario della F1 nella stagione 2020 stravolta dal COVID. Sir Lewis Hamilton è il pilota che ha trionfato più volte (9) nel Gran Premio di Gran Bretagna mentre la sua attuale squadra, la Ferrari, è quella che ha vinto più volte (18) la corsa. Hamilton è primo anche come numero di pole position (7) e piazzamenti sul podio (14) mentre il connazionale Nigel Mansell è il pilota col record di giri più veloci in gara (7). Fra le squadre, la Ferrari è prima anche come pole position (16), piazzamenti sul podio (59) e giri più veloci in gara (21). La Gran Bretagna è il Paese che ha dato più piloti alla Formula 1 (179), con 1120 gare che hanno visto la presenza di almeno un pilota britannico. Venti i titoli iridati vinti da un pilota con la bandiera dell’Union Jack, 319 le vittorie, 308 le pole position, 787 i piazzamenti sul podio e 282 i giri più veloci in gara.



















