Sebastian Vettel è meno pessimista di tanti altri sul futuro del team Red Bull. Non più una forza dominante e, danneggiata da conflitti interni e partenze di membri dello staff di alto profilo, la Red Bull è tenuta insieme per ora dal talento di Max Verstappen, secondo l’ex pilota del team Robert Doornbos: “Sta facendo miracoli con quella macchina e quella squadra“, ha detto a Ziggo Sport. “Se non avessero Max, sarebbe già una squadra di metà griglia o forse anche di fondo griglia. Fa miracolo dopo miracolo dopo miracolo, ma a un certo punto si fermerà.”
Alcuni pensano che quel momento sarà nel 2026, quando la Red Bull lascerà i suoi motori Honda ufficiali a favore dell’Aston Martin e debutterà con le proprie power unit Red Bull-Ford per i nuovi regolamenti. Come Verstappen, anche Vettel ha vinto quattro Titoli consecutivi con la Red Bull, fino a un’importante modifica regolamentare. Accadrà la stessa cosa con Verstappen?
“È difficile da prevedere“, ha detto Vettel a RTL. “In termini di struttura e personale, credo che la Red Bull sia in un’ottima posizione. Quello che sta succedendo non riguarda solo infrastrutture e personale. La McLaren si è sviluppata molto bene negli ultimi tempi. La Red Bull non è più la forza dominante di una volta. Ma, anche se ora è un po’ più difficile, Max e la squadra non sono troppo lontani dalla prima posizione.”
Il 37enne Vettel ammette, tuttavia, che i regolamenti sui motori 2026 rappresentano un grosso punto interrogativo per la Red Bull. “Potrebbe andare bene“, ha detto, “o potrebbe essere un po’ più difficile nei prossimi anni.” Vettel è stato fortemente associato al ruolo di consulente attualmente occupato dall’82enne mentore suo e di Verstappen, Helmut Marko. Vettel ammette l’interesse a essere nuovamente coinvolto nel team: “Vedremo quale ruolo potrebbe essere“, ha detto. Per quanto riguarda Marko, insiste: “Helmut è insostituibile, diciamo così. Che personaggio. Ha dato un enorme contributo dal 2005.”
Le voci secondo cui Marko starebbe pensando al ritiro, o che i suoi successori potrebbero sostituirlo, si rincorrono da tempo. “È ancora lì ed è mio desiderio che continui a lavorare a lungo“, ha detto Vettel, pur ammettendo che l’età è un fattore da tenere in considerazione: “È un realista assoluto. Conosco molto bene quella posizione e lui sa il fatto suo. Posso ancora imparare molto da lui. È anche possibile che la sua posizione venga ricoperta in modo diverso“. Altra domanda rivolta a Vettel riguarda il team boss Christian Horner, che sarebbe il vero problema della Red Bull: “Non lo so. Sono fuori dal team da tempo. Ma ci sono ancora alcuni ingegneri del mio periodo, e sono ancora in contatto anche con Christian. So che molto è cambiato da quando ero in squadra. È diventata ancora più grande, per esempio“.



















