Con l’aumento delle temperature e l’arrivo dei primi picchi estivi, le condizioni dell’asfalto cambiano radicalmente, influenzando il comportamento del veicolo in ogni fase della guida. Le mescole progettate per lavorare a freddo iniziano a perdere efficacia, mentre le gommeestive entrano nel loro intervallo ideale di funzionamento. In questo contesto, riconoscere correttamente uno pneumatico estivo è fondamentale oltre che per la sicurezza, anche per la salvaguardia delle prestazioni dinamiche e dei consumi. Tasselli più larghi, scanalature longitudinali profonde e assenza di marcature invernali rappresentano gli indizi principali per identificarli. Una scelta coerente con la stagione consente maggiore aderenza su asciutto e bagnato caldo, migliorando la risposta dello sterzo e la capacità di frenata.
Quando effettuare il cambio gomme: tempistiche e obblighi di legge
In Italia, il termine ufficiale per la sostituzione delle gomme invernali con quelle estive è fissato al 15 aprile, con una finestra di tolleranza di 30 giorni. Oltre questa data, l’uso continuato di pneumatici con codici di velocità inferiori a quelli omologati per l’estate può comportare sanzioni amministrative.
Al di là dell’aspetto legale, però, la questione è soprattutto tecnica: con l’aumento delle temperature, le mescole morbide delle gomme invernali perdono stabilità, allungano lo spazio di frenata e accelerano l’usura del battistrada. Il cambio stagionale non rappresenta dunque un semplice adempimento, ma una misura preventiva per mantenere prestazioni costanti e ridurre i rischi su asfalto caldo, motivo per cui molti automobilisti si adeguano acquistando anche online gomme estive, su siti come Euroimport Pneumatici.
Attenzione alle sigle: M+S e 3PMSF non appartengono all’estate
Le sigle incise sul fianco degli pneumatici raccontano tantissimo. Due tra le più diffuse — M+S e 3PMSF — sono spesso interpretate come indicatori di prestazioni generiche, ma in realtà definiscono una precisa vocazione stagionale. La marcatura M+S, acronimo di “Mud and Snow“, indica una gomma pensata per offrire trazione migliorata su fango e neve rispetto a un estivo, ma non implica alcuna omologazione ufficiale. Ancora più rilevante il simbolo 3PMSF, rappresentato da una montagna a tre punte con fiocco di neve: questo garantisce che il pneumatico ha superato test europei su superfici innevate. La presenza di una di queste due sigle esclude automaticamente la classificazione come gomma estiva. In fase di sostituzione stagionale, un controllo attento delle marcature consente di evitare scelte inadeguate.
Battistrada, scanalature e lamelle: i segni visivi delle gomme estive
Il profilo del battistrada è uno degli elementi più rivelatori della destinazione d’uso di uno pneumatico. Nelle gomme estive, la struttura si distingue per un disegno essenziale, con tasselli larghi e continui pensati per massimizzare la superficie di contatto sull’asfalto caldo. A differenza dei modelli invernali, dove prevalgono intagli minuti e fitte lamelle per garantire aderenza su neve e ghiaccio, le estive adottano una geometria più rigida, orientata alla precisione di guida e alla stabilità alle alte velocità. Le ampie scanalature longitudinali, spesso in numero ridotto ma ben marcate, svolgono un ruolo cruciale nel drenaggio dell’acqua, riducendo il rischio di aquaplaning anche in caso di temporali estivi. L’assenza quasi totale di lamelle conferisce al battistrada un aspetto più compatto, funzionale alla rigidità del pneumatico.
Misure e codici sul fianco: cosa significano e perché sono importanti
Sul fianco di ogni pneumatico si trova una sequenza di numeri e lettere che si può definire una vera e propria carta d’identità tecnica. Elementi come 205/55 R16 91V indicano larghezza, altezza, struttura, diametro del cerchio, indice di carico e velocità massima supportata. Queste informazioni, regolate da standard internazionali, permettono di montare gomme compatibili con le specifiche del veicolo e con le esigenze di guida. Allo stesso tempo, conoscere queste sigle non basta per determinare la stagionalità dello pneumatico. Un’estiva e un’invernale possono condividere esattamente la stessa misura, pur offrendo prestazioni radicalmente diverse. La chiave, quindi, è interpretare i codici in combinazione con le altre marcature e con l’analisi visiva del battistrada.

















