Il GP di Aragon è dominio assoluto di Marc Marquez, in testa in tutte le prove, qualifiche, Sprint e gara, un risultato che in MotoGP non si verificava dal 2015, quando a riuscirci era stato proprio lui, al Sachenring sulla Honda. Secondo il fratello Alex, con Francesco Bagnaia finalmente sul podio, risultato importante per cancellare le ultime prestazioni deludenti. Il numero 63, che ha lamentato problemi di feeling con la GP25, guarda ora con fiducia al prossimo round iridato, in programma al Mugello, dove negli ultimi due anni ha fatto il pieno di punti. Ad Aragon ha chiuso con due secondi di ritardo dal compagno di squadra.
Al via il #93 non ha sbagliato niente: scattato dalla pole, si è immediatamente piazzato in testa inseguito dal fratello Alex. Ha dato il primo strappo fra il settimo e il nono dei 23 passaggi previsti, facendo segnare per tre volte il giro veloce della gara. Al terzultimo, già abbondantemente in fuga, ha ulteriormente ritoccato il crono, a dimostrazione della superiorità espressa sui circa 5 chilometri del tracciato spagnolo.
Ben più animata la domenica di Bagnaia, che nelle fasi iniziali ha dovuto lottare per difendersi dagli attacchi di Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing), l’unico della griglia a montare uno pneumatico anteriore duro e non medio, con maggiore sostegno in frenata. L’italiano è riuscito a spuntarla e a metà gara sembrava poter affondare i denti nel codone della GP24 di Alex Marquez, ma non c’è riuscito. Ha così chiuso terzo.
Quarto in solitaria Acosta, mentre la quinta piazza è stata combattutissima. Protagonisti Franco Morbidelli (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) e Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP), che durante la gara se le sono date di santa ragione. Al penultimo giro, in particolare, sono arrivati alla terzultima curva insieme e c’è scappato pure un contatto. Nessuno dei due sembrava disposto a mollare: in uscita, gomiti e ginocchia larghi, la GP24 del numero 21 aveva la ruota anteriore staccata da terra, mentre la Ducati dello spagnolo ha registrato un vistoso scossone. A spuntarla, alla fine, è stato Morbidelli.
Settima posizione per Joan Mir (Honda HRC Castrol), davanti a Marco Bezzecchi. Il romagnolo targato Aprilia Racing ha replicato la rimonta dalla 20esima all’ottava posizione realizzata ieri nella Tissot Sprint. Ha preceduto Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) e Raul Fernandez (Trackhouse Racing MotoGP), che hanno completato la top ten. Alex Rins (Monster Energy Yamaha MotoGP), undicesimo, è stato il più veloce in sella alla M1.
A terra fra gli altri Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), quando era in quinta posizione, e Maverick Vinales (Red Bull KTM Tech3), scivolato nel finale mentre inseguiva Mir per giocarsi la settima piazza. KO anche Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Johann Zarco (Castrol LCR Honda), che veniva da due podi consecutivi. Nella classifica generale Marc Marquez porta il suo vantaggio a +32 sul fratello Alex. Bagnaia, che insegue la coppia, ha 93 lunghezze di ritardo. Il prossimo appuntamento è in programma al Mugello fra due settimane.































