Ci sono voluti 18 anni ma la McLaren è riuscita a tornare in pole nel GP di Monaco. Nel 2007 ne fu autore Fernando Alonso, oggi Lando Norris. Il pilota inglese ha ottenuto la miglior prestazione già in Q2 e si è ripetuto poi in Q3, strappando la pole in extremis al padrone di casa Charles Leclerc: 1’09”954 per Lando, 1’10”063 per il ferrarista. Il tempo di Norris è il più veloce mai registrato per una pole su questo tracciato, migliorando l’1’10”166 di Lewis Hamilton ottenuto con la Mercedes nel 2019.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris dall’attore sudcoreano Lee Jung-jae. Il ruolo che lo ha reso famoso a livello mondiale è stato quello del protagonista della serie Netflix “Squid Game” ma è stato anche una star della serie “Star Wars: The Acolyte”, trasmessa su Disney+. Per il suo ruolo in “Squid Game”, Lee ha ricevuto candidature ai Golden Globe, agli Emmy Awards e agli Screen Actors Guild Award.
Nella terza sessione di prove libere tutti i piloti hanno continuato a lavorare sulla ricerca della miglior prestazione e della massima confidenza nell’arrivare al limite della pista. Quasi tutti hanno usato solamente set di C6 ma sei piloti di tre squadre (Red Bull, Aston Martin e Sauber) hanno usato anche un treno di Medium ciascuno. Anche la Hard ha fatto la sua comparsa ma solo per il consueto giro di rodaggio effettuato da cinque piloti: Hamilton, Stroll, Alonso, Lawson e Hadjar. Da sottolineare come il duo dell’Aston Martin sia un habitué di questa pratica: oggi hanno fatto lo ‘scrubbing’ anche del secondo set di Hard e di uno di Medium.
In qualifica il grafico riassuntivo dell’utilizzo dei pneumatici vede diverse macchie gialle nel consueto mare di rosso. Infatti, otto piloti hanno usato un set di Medium: Leclerc (Q2), Hamilton (Q2), Russell (Q2), Alonso (Q2), Colapinto (Q1), Gasly (Q1), Ocon (Q3), Sainz (Q2), Albon (Q2 e Q3).
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Che qualifica! Sempre a Monte Carlo il sabato regala tantissime emozioni e oggi, ancora una volta, ne abbiamo avuto una conferma. Per noi era molto interessante vedere di nuovo all’opera la C6 in condizioni di qualifica e credo che possiamo dire che su questa pista la mescola più morbida della gamma 2025 abbia offerto qualcosina in più in termini di prestazione rispetto alla C5. Parliamo di una differenza sicuramente non molto elevata – nell’ordine di un decimo, un decimo e mezzo – ma comunque presente. Certo, abbiamo visto che diversi piloti hanno usato la Medium in qualifica, a dimostrazione sia di quanto, appunto, la differenza di prestazione non sia elevata sia del fatto, già emerso otto giorni fa a Imola, che in alcuni frangenti la C5 possa offrire una maggior sensazione di fiducia rispetto alla sorella più morbida, un aspetto quanto mai importante su una pista come questa.
Se di solito la domenica è sempre meno emozionante del sabato a Monaco penso che, invece, potremo attenderci un pomeriggio diverso dal solito. Dal punto di vista della strategia, la gara infatti farà storia a sé. Le modifiche al Regolamento Sportivo introdotte ad hoc per questo Gran Premio impongono l’utilizzo di almeno tre treni di gomme e ciò significa che tutto è possibile in termini di finestre per i pit-stop, visto che gli scenari teorici sono davvero tanti, senza poi considerare l’eventualità – su questa pista assai probabile – di neutralizzazioni. Tutte e tre le mescole saranno protagoniste: infatti i piloti di tre squadre (Red Bull, Racing Bulls e Sauber) hanno a disposizione soltanto un set di Hard e uno di Medium e, quindi, dovranno forzatamente usare durante la gara, la C6. Sappiamo bene quanto le squadre siano brave nello sfruttare ogni opportunità offerta dal Regolamento, quindi aspettiamoci delle sorprese, anche in termini di lunghezza degli stint”.


























