Ai capolavori non si fa mai l’abitudine e oggi a Miami ne abbiamo visto un altro, firmato Max Verstappen, che ha conquistato la pole (terza della stagione e 43° in carriera) chiudendo davanti alla McLaren di Lando Norris e alla Mercedes di Kimi Antonelli, segnando anche il nuovo record della pista, nonostante una piccola sbavatura nell’ultimo tentativo.
Dopo la pole provvisoria nel primo giro in Q3 con solo 0.003s su Norris, nemmeno un piccolo errore alla curva 1 ha impedito al campione della Red Bull di chiudere davanti a tutti, con un tempo di 1.26.204s, con Norris a 6 centesimi e Antonelli terzo (miglior prestazione in qualifica per il poleman della Sprint). Quarto tempo per Oscar Piastri, davanti alla seconda Mercedes di George Russell.
Grande prestazione per la Williams, con Carlos Sainz e Alex Albon sesto e settimo, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, ottavo, dopo il gran lavoro fatto dai meccanici per riparare la SF-25 dopo l’incidente nella Sprint. A chiudere la top 10 Esteban Ocon (per la prima volta in Q3 con la Haas) e la Red Bull di Yuki Tsunoda. Un sabato da dimenticare per la Ferrari, con Lewis Hamilton eliminato in Q2, solo 12°, alle spalle della Racing Bulls di Isack Hadjar. Con loro fuori anche la Sauber di Gabriel Bortoleto, l’Alpine di Jack Doohan e la Racing Bulls di Liam Lawson, 15°. Non hanno passato il taglio del Q1 Nico Hulkenberg, Fernando Alonso. Pierre Gasly, Lance Stroll e Ollie Bearman.
Se per Verstappen ormai mancano gli aggettivi, così come per la McLaren e il caricatissimo Antonelli, lo stesso vale – ma in negativo – per la Ferrari: ci chiediamo cosa pensasse l’AD Benedetto Vigna ai box guardando le immagini di una disfatta. Sentire Leclerc che dice che più di così la macchina non andava e vedere una Ferrari dietro alle Williams… non sappiamo ancora cosa dichiarerà Fred Vasseur, ma speriamo di non sentire più frasi del tipo “siamo nella giusta direzione… stiamo lavorando… dobbiamo capire… abbiamo problemi di bilanciamento… la gara è domani… l’obiettivo è portare a casa più punti possibile…“. Persino i tifosi più accaniti e stoici sono stanchi di scuse. Ed è da brividi vedere la Ferrari ridotta così e allo sbando, weekend dopo weekend.
Barbara Premoli




















