Un giorno indimenticabile per Andrea Kimi Antonelli, che ha conquistato la prima pole position dopo un giro perfetto nelle qualifiche Sprint del GP di Miami, battendo le McLaren e diventando il più giovane poleman in F1 in qualunque format. L’ultima sessione ha visto continue alternanze in cima alla classifica, con Max Verstappen che all’inizio ha battuto il tempo di George Russell, finché non è stato scalzato dal #12 della Mercedes col suo giro in 1.26.482s, che è anche il nuovo record della pista.
A 0.045s Oscar Piastri davanti al compagno di squadra Lando Norris, con la Red Bull di Verstappen quarta, seguita dalla seconda Mercedes di un chiaramente molto deluso Russell. L’entusiasmo per un italiano in pole non addolcisce il risultato della Ferrari, solo sesta e settima con Charles Leclerc e Lewis Hamilton, seguito dalla Williams di Alex Albon, dalla Racing Bulls di Isack Hadjar e dalla Aston Martin di Fernando Alonso a chiudere la top 10. Fuori nel Q2 la Kick Sauber di Nico Hulkenberg, la Haas di Esteban Ocon, l’Alpine di Pierre Gasly e la Racing Bulls di Liam Lawson, con Carlos Sainz 15°, dopo un bloccaggio durante l’ultimo tentativo, errore di cui si è scusato col team.
Grande delusione per Yuki Tsunoda fuori nel Q1, che non è riuscito a passare il traguardo in tempo per fare l’ultimo tentativo, chiudendo 18°. Problema simile per il pilota dell’Alpine Jack Doohan (che le ha cantate chiare via radio al team, anche perché è sempre più concreto il rischio che Colapinto prenda il suo posto da Imola) e quello della Haas Ollie Bearman, rispettivamente 17° e 20°. Eliminati nella prima parte delle qualifiche anche l’Aston Martin di Lance Stroll, 16°, e la Kick Sauber di Gabriel Bortoleto, 19°.
Tante le immagini che resteranno di questo pomeriggio a Miami in cui un pilota italiano torna a conquistare la prima casella della griglia: dal team radio e quei pugni alzati alla gioia incontenibile di Toto Wolff, che ha puntato tutto da anni su Andrea (o Kimi che dir si voglia); dall’emozione del papà, a lui che non riesce a staccare il casco dall’Halo e si fa aiutare da Mario Isola. Ma per noi una su tutte: la stretta di mano e le congratulazioni di Lewis Hamilton, ancora col casco in testa, dopo il settimo posto. La sfida della Ferrari, il sogno di ogni pilota, si sa. Ma oggi per il sette volte campione il duro confronto con la realtà: il 18enne che l’ha sostituito in pole, sulla Mercedes che ha scelto di lasciare e che vola…
Barbara Premoli




















