Lewis Hamilton ha ancora le carte in regola per correre in F1? A chiederselo tra gli altri anche Mattia Binotto, che qualche mese fa ha detto che se fosse stato ancora in Ferrari non avrebbe allontanato Sainz a favore del sette volte campione. Il 40enne britannico ha lasciato la Mercedes a fine 2024, dopo un calo di forma iniziato nel 2001, dopo aver perso il mondiale nei confronti di Max Verstappen all’ultimo giro dell’ultima gara. “Ha portato grande entusiasmo, passione ed esperienza in Ferrari“, ha detto Binotto a Il Corriere della Sera. “Ma questo non basta“. A parte la vittoria nella Sprint in Cina, finora Hamilton è sempre stato alle spalle di Charles Leclerc e dopo le qualifiche in Bahrain si è scusato con il team via radio. “Non sto facendo il mio lavoro“, ha ammesso dopo aver chiuso in P9. “La macchina è molto meglio di quanto io non riesca a fare“. Binotto ha spiegato: “Non sappiamo ancora quanto sia ancora veloce e la sua esperienza lo aiuterà a capire, dato che un pilota veloce si adatta rapidamente. In queste prime gare del 2025 vedremo l’equilibrio di potere con Charles e quale impatto avrà il monegasco su di lui. Sono punti di domanda su cui non entro“. Una prima risposta la avremo tra molto, vedendo cosa riuscirà a fare nella gara di rimonta che lo aspetta sotto le luci di Sakhir. Dubitiamo che Hamilton abbia perso la sua velocità e le sue capacità di guida, ma ieri il suo atteggiamento post-qualifiche è parso strano, insolito, per un combattente come lui. Anche se un momento no capita a tutti nella vita (vedi Norris), anche a un sette volte campione del mondo.