In Bahrain Oscar Piastri ha conquistato la seconda pole position della carriera, per di più consecutiva dopo quella di otto giorni fa a Suzuka. Il pilota australiano è stato l’unico a scendere sotto la barriera dell’1’30” (1’29”841) ma è rimasto lontano più di mezzo secondo (0”662) dalla pole dello scorso anno, un segno di quanto le temperature più alte di questo fine settimana rispetto al 2024 stiano influendo sulle prestazioni. Al fianco di Piastri partirà la Ferrari di Charles Leclerc (dopo la penalità di una posizione alla Mercedes di George Russell che, con un tempo di 1’30”009, ha eguagliato il miglior risultato stagionale in qualifica dopo il secondo posto del sabato di Shanghai).
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Piastri dal DJ e produttore discografico R3HAB. Il suo miglior piazzamento nella classifica Top100DJs è al dodicesimo posto grazie anche alle sue collaborazioni con artisti di fama mondiale come Lady Gaga, Rihanna, Calvin Harris, Taylor Swift e Katy Perry. Venerdì sera il suo DJ set ha fatto ballare il pubblico del Bahrain International Circuit.
Durante la terza sessione di prove libere, altri cinque piloti hanno usato un set di Hard, lasciando il solo Verstappen come unico pilota a non aver ancora assaggiato la C1 in questo fine settimana. In qualifica, tutti hanno usato la C3, che in queste condizioni e su questo asfalto ha confermato di offrire il massimo della prestazione al primo giro, senza possibilità di recupero. Dal punto di vista dell’utilizzo delle mescole da asciutto, il fine settimana ha avuto un andamento un po’ anomalo rispetto al solito tanto che, pur mancando ancora l’ufficialità, ci sono molte differenze: undici piloti hanno due set di Medium e uno di Hard a disposizione, otto hanno un set di Medium e uno di Hard e uno solo, Verstappen, ha due Hard e una Medium.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una qualifica più incerta e combattuta di quanto in molti si aspettassero alla vigilia, un segno di quanto questa Formula 1 sia spesso imprevedibile. Dal punto di vista della strategia per la gara di domani, il quadro è più complicato di quanto possa sembrare a una prima analisi. Innanzitutto, va detto che tutte e tre le mescole sono in gioco. Poi, va sottolineato che, pur essendo decisamente più lenta sulla carta, la strategia a una sosta non può essere esclusa a priori, soprattutto alla luce del fatto che ci sono otto piloti con una Hard e una Medium nuove. Questi potrebbero infatti pensare di partire con la Medium, allungando il più possibile il primo stint e per poi passare alla Hard: se nel finale ci dovesse essere un degrado eccessivo, allora montando una soft – magari nuova per chi non ha fatto tutti e tre i segmenti della qualifica – con una macchina leggera potrebbero avere un vantaggio di prestazione a parità di soste.
Per quanto riguarda le strategie con il doppio pit-stop, sulla carta, la strategia più veloce prevede l’utilizzo di due set di Medium e uno di Hard, con la finestra dei pit-stop fra i giri 14 e 20 per il primo e fra il giro 34 e il 40 per il secondo. Chi volesse sfruttare il maggior grip in partenza offerto dalla Soft si troverebbe ad anticipare la prima sosta fra il giro 10 e il giro 16 per poi massimizzare anche il potenziale vantaggio dato dall’undercut, molto efficace su questa pista. Infine, va considerata l’opzione che prevede l’utilizzo di tutte e tre le mescole, possibile per esempio per chi avrà solamente una Hard e una Medium nuove a disposizione”.