Un circuito vero, una gara vera quella che abbiamo vissuto oggi in Giappone, con la quarta vittoria consecutiva record di Max Verstappen e la numero 64 in carriera, che adesso si trova a un punto in classifica da Lando Norris, primo dei piloti McLaren a podio, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri. Il modo migliore per celebrare il binomio Red Bull-Honda nel GP di casa del motorista. Un risultato sperato ma inatteso alla vigilia di questo terzo round del Mondiale 2025, che sulla carta diceva McLaren, visti i precedenti e la superiorità della macchina. Ma la differenza come sempre l’ha fatta il quattro volte campione, entusiasta a fine gara e premiato sul podio dall’imperatrice del Giappone.
Verstappen ha mantenuto il comando dalla pole davanti ai due papaya e non l’ha più mollato, se non brevemente nella fase dei pitstop. Sul finale Norris e Piastri incalzavano, e quasi sicuramente ne avevano di più rispetto alla RB21, ma l’olandese non ha commesso la minima sbavatura, non ha ceduto un centimetro di pista, facendo la differenza e passando per primo sotto la bandiera a scacchi.
Quarto Charles Leclerc, primo delle Ferrari (ma a oltre 16 secondi), con il compagno di squadra Lewis Hamilton partito ottavo e arrivato settimo. Quinta e sesta le Mercedes di George Russelll e di un un grandissimo Kimi Antonelli, il più giovane nella storia della F1 a stare al comando di una gara e a fare il giro veloce, mettendoci l’anima, la testa e il piede, confermando la scelta azzeccata da parte di Toto Wolff.
Alle spalle di Hamilton, Isack Hadjar conferma le sue qualità sulla RB, arrivando a punti nella sua terza gara in F1, con la Williams di Alex Albon e la Haas di Ollie Bearman a chiudere la top 10, davanti alla Aston Martin di Fernando Alonso e alla Red Bull di Yuki Tsunoda, che non è riuscito a portare punti al suo nuovo team (e quindi Verstappen continua a correre da solo, non un gran vantaggio almeno qui a Suzuka rispetto al precedente compagno di squadra Liam Lawson, 17° con la RB). Tredicesimo Pierre Gasly sull’Alpine, seguito da Carlos Sainz (ancora troppi errori per lui, che non riesce a trovare il feeling con la Williams, e duro il confronto con Albon), Jack Doohan, Nico Hulkenberg 16°. Alle spalle di Lawson, a chiudere la classifica, Esteban Ocon, Gabriel Bortoleto e Lance Stroll, ultimo e unico doppiato (un brutto colpo da incassare per il figlio del boss Aston Martin).
Dare una rapida scorsa alle classifiche dà il quadro del campionato che stiamo vivendo, con Norris leader con 62 punti, seguito da Verstappen a 61, Piastri a 49, poi i due Mercedes Russell e Antonelli a 45 e 30, sesto Leclerc a 20, poi Albon a 18 e Hamilton a 15. Nel Costruttori le cifre sono ancora più esaustive, con la McLaren che oggi non vince ma porta a casa un bottino perfetto che la porta a quota 111, con Mercedes a 75, Red Bull a 61, Ferrari a 35. E poi Williams a 19, Haas a 15, Aston Martin a 10, RB a 7, Sauber a 6 e, fanalino di coda, la Alpine, ancora a zero punti.
Barbara Premoli