Max Verstappen ha conquistato oggi in Giappone una delle più belle pole position delle 41 della sua carriera grazie a un fantastico ultimo tentativo, concluso con il miglior tempo – 1’26”983 – mai registrato su questo tracciato. Quella di oggi è la prima pole del pilota olandese dal Gran Premio d’Austria dello scorso anno, la quarta consecutiva a Suzuka dove è sempre stato il più veloce in qualifica con questa generazione di monoposto. Per la Red Bull è la nona pole nel GP del Giappone, la numero 104 nella sua storia. Verstappen ha preceduto di un soffio la coppia di piloti McLaren: Lando Norris è secondo con un ritardo di 12 millesimi di secondo, Oscar Piastri terzo con un distacco di 44 millesimi.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato al quattro volte campione del mondo da Jean Alesi. Il pilota francese ha corso 12 volte sul circuito di Suzuka ottenendo come miglior risultato il terzo posto nel 1994, quando guidava per la Ferrari. Alesi, molto popolare in Giappone, ha disputato anche una delle due edizioni, quella del 1995, del Gran Premio del Pacifico ospitate ad Aida. Proprio a Suzuka Jean ha concluso la sua carriera in F1, nel 2001, dopo 201 presenze e una vittoria, in Canada nel 1995.
La terza sessione di prove libere ha visto tutte e tre le mescole protagoniste. I cinque piloti che ieri non avevano usato la Hard – Verstappen, Tsunoda, Norris, Ocon e Bearman – lo hanno fatto oggi, anche se va detto che il pilota della McLaren ha effettuato solamente un giro di rodaggio. In qualifica, l’unica macchia gialla in un uniforme panorama di rosso nel conteggio delle gomme utilizzate è stata dovuta ad Hamilton, che ha scelto la Medium per il suo primo run in Q1. Il tempo della pole position di oggi è di 1”214 inferiore a quello stabilito da Verstappen lo scorso anno.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Ancora una volta abbiamo avuto una qualifica emozionante fino alla bandiera a scacchi (e oltre..), con la pole position passata di mano tre volte nell’ultimo minuto e i primi tre racchiusi in appena 44 millesimi di secondo. Emozionante si preannuncia anche la gara di domani, sia per l’incertezza relativa alle condizioni meteorologiche – è prevista pioggia sicuramente in mattinata ma con la possibilità di averla anche dalle 14 in avanti – sia perché in caso di gara sull’asciutto ci sono diverse strategie possibili. Innanzitutto, val la pena sottolineare come tutte e tre le mescole possono giocare un ruolo. Anche la Soft, che ha peraltro dimostrato di poter offrire un buon livello di prestazione anche dopo il primo giro cronometrato, può sulla carta essere utilizzata sia da chi preferirà fare una sosta singola sia da chi opterà per il doppio pit-stop.
I dati raccolti durante il fine settimana hanno fatto pendere la bilancia in favore della strategia basata sulla sosta singola, con quella che prevede l’impiego di un set di Medium e uno di Hard come l’opzione più veloce. La doppia sosta non è lontana nelle simulazioni e sono possibili tutte le combinazioni, sia a due che a tre mescole. La pioggia potrà comunque giocare un ruolo importante anche se non dovesse cadere durante la gara. Infatti, in funzione della quantità delle precipitazioni, la pista potrebbe tornare nelle condizioni di ieri mattina prima che le vetture iniziassero a girare. Ciò potrebbe rendere più facile la formazione del graining e, di conseguenza, spostare nuovamente la bilancia verso la doppia sosta. Come vedete, ci sono tante variabili in gioco, una garanzia di incertezza e spettacolo.”