Metà della griglia ha dovuto apportare modifiche all’ala posteriore dopo l’intervento della FIA contro l’eccessiva flessibilità applicato da Shanghai. Alcuni team, su tutti la McLaren, accusati di aver usato il design dell’ala per passare i test FIA ma creando un effetto di “mini DRS” in velocità – hanno negato che siano state richieste delle modifiche dal GP della Cina. Secondo altri, Alpine e Haas sono stati i team che hanno fatto i maggiori cambiamenti.
Ma il boss FIA Nikolas Tombazis ha svelato: “Tre o quattro squadre avevano delle monoposto che non rispettavano le nuove richieste“. In Cina la Federazione ha ordinato che nelle libere venissero montate su tutte le macchine delle videocamere ad alta definizione, per monitorare la flessibilità, oltre ai test di controllo statici. “Combiniamo i risultati dei test di carico e i dati delle videocamere per essere certi che non ci sfugga niente. Al momento la FIA è soddisfatta dell’approccio dei team per evitare la flessibilità dell’alettone. Ma capiamo che le squadre cerchino sempre di estrarre il meglio dalle loro macchine e dobbiamo restare vigili. La nostra opinione è che una macchina che passa i test FIA sia generalmente legale, a meno che abbia dei meccanismi nascosti sulla base di proprietà non in linea in fatto di materiali, temperature e altri fattori. In questi casi interveniamo“.