Nello Speciale di inizio stagione l’avevamo scritto: non crocifiggiamo né esaltiamo i giovani, diamogli tempo. Ma la situazione di Liam Lawson fa discutere e solleva molti dubbi sulla scelta fatta da Helmut Marko e Christian Horner di affiancarlo al quattro volte campione Max Verstappen. Dopo essersi qualificato 18° in Australia e ultimo sia per la Sprint sia per il GP di domani in Cina, la sua situazione è a dir poco imbarazzante, specie se confrontata con le prestazioni dei rookies 2025 e con quella dell’olandese.
“E’ molto, molto difficile e posso arrabbiarmi per i problemi di traffico e cose del genere, ma questo non dovrebbe fare la differenza per il passaggio alla sessione successiva o no“, ha detto il pilota a Sky Sports F1 al termine delle qualifiche di oggi. “Ho un sacco di cose che devo sistemare in me prima di pensare a circostanze esterne. E’ semplicemente frustrante“. Quando gli è stato chiesto di cosa abbia bisogno per arrivare a capire la RB21 ha aggiunto: “E’ questione di tempo. Purtroppo non ne ho, ma è solo una delle cose. Per guidare una F1 serve fiducia al 100% in quello che stai facendo. Non è che non abbia fiducia, ma la finestra è così stretta… ed è questo che ho bisogno di capire. Non so in che altro modo spiegarlo, non va semplicemente bene“.
Lo scorso anno Lawson aveva ben impressionato al volante della RB, ma il passaggio alla Red Bull si sta dimostrando un’impresa. Nelle condizioni insidiose dello scorso weekend in Australia ha faticato a risalire il gruppo prima dell’incidente quando era sulle slick e ha iniziato a piovere, ma qualche progresso c’è stato nella gara Sprint di oggi, in cui ha chiuso 14°. Peccato che poi siano arrivate le qualifiche, con la 20° posizione… Il punto è che la Red Bull deve prendere una decisione in fretta, perché Verstappen non può correre da solo. Se pensiamo che hanno fatto fuori Sergio Perez con in più tutti gli sponsor messicani che aveva… Trarre conclusioni è forse azzardato, ma i fatti sono fatti. Liam ha sicuramente un grosso peso sulle spalle da gestire e quanto fatto finora non lo aiuta. Gli serve tempo, ma lui stesso ammette di non averne.
Barbara Premoli