Il dominio evidente della McLaren nel 2025 può ancora essere raggiunto e annullato nel giro di cinque gare. A dirlo Helmut Marko, al termine del GP d’Australia vinto da Lando Norris, che dopo anni scalza Verstappen dal ruolo di leader del campionato. Il terzo classificato George Russell dubita che la McLaren possa essere battuta: “Se hai un vantaggio di 6 decimi a inizio anno, nessuno riesce a recuperarlo nel corso della stagione“.
Ma in molti si chiedono come abbia fatto il team di Woking a realizzare una macchina con una tale superiorità non solo nel portare in temperatura i pneumatici ma anche evitando il degrado: “Questo è il maggior punto di forza che abbia mai visto in questa area particolare“, ha detto Christian Horner. “Di norma se alleggerisci il carico sui pneumatici, paghi in degrado. Ma sulla McLaren non succede“. La Red Bull ha sospetti sulla flessibilità dell’ala McLaren, ma Toto Wolff nega che si tratti di questo: “Non ha niente a che fare, non è prestazione pura. Riescono ad attaccare letteralmente il pneumatico, ma quando noi ci proviamo li cuociamo“.
Intanto è notizia di oggi che, dopo le analisi post-GP d’Australia, la FIA ha deciso di rendere più severi i test sulla flessibilità degli alettoni a partire dal GP della Cina (aggiornamento Article 3.15.17: quando viene applicato un carico di 75 kg sull’alettone, il gap non deve variare più di 0.5 mm anziché 2 mm, con una tolleranza temporanea di 0.25 mm per Shanghai).
Marko è convinto che la Red Bull possa ancora lottare per il Titolo: “Si tratta di massimizzare questo periodo. Dopo 8 o 10 giri vediamo che inizia il degrado dei nostri pneumatici e poi la McLaren è un secondo più veloce. Speriamo di riuscire a colmare quel gap nel giro di massimo cinque gare. Abbiamo anche altri problemi, ma quello legato alle gomme è il maggiore. Ci stiamo lavorando e speriamo di risolverlo: i nostri pneumatici devono scaldarsi prima e durare di più.
Abbiamo in vista un upgrade, ma serve ancora un po’ di tempo“. Nel frattempo, Red Bull e Max Verstappen cercheranno di mettere pressione ai rivali: “Tutto è possibile quando sei sotto pressione. Perché non è stato solo Piastri a commettere errori, anche Norris è andato in testacoda. Sono due piloti giovani e la macchina è quasi perfetta, ma è solo la prima di 24 gare e noi non abbiamo certo rinunciato a lottare“.