Due McLaren in prima fila a Melbourne: questo il verdetto delle prime qualifiche della stagione 2025. Lando Norris ha conquistato la pole al termine di un ultimo segmento tiratissimo: 1’15”096 il tempo dell’inglese, migliore di 84 millesimi di quello del suo compagno di squadra, l’australiano Oscar Piastri. Questa è la decima pole della carriera per Norris, la seconda consecutiva considerando quella di Abu Dhabi nella gara conclusiva dello scorso anno. Una McLaren partirà dalla pole per la dodicesima volta nel GP d’Australia: l’ultima volta che era accaduto risale al 2012 e anche allora la squadra di Woking aveva occupato tutta la prima fila con Lewis Hamilton primo davanti a Jenson Button.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris da Kyle Chalmers. Il nuotatore australiano è stato campione olimpico dei 100 metri stile libero alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e ha conquistato la medaglia d’argento nella stessa specialità alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ripetendosi anche tre anni dopo a Parigi. In totale, ha conquistato nove medaglie olimpiche fra gare individuali e staffette: una d’oro, tre d’argento e cinque di bronzo. In quattro edizioni dei campionati del mondo di nuovo ha portato a casa cinque ori, quattro argenti e tre bronzi. Fidanzato con la collega norvegese Ingeborg Løynin, due giorni fa Chalmers ha annunciato su Instagram che diventerà padre per la prima volta.
La terza sessione di prove libere ha visto la Soft come grande protagonista ma con la Hard che si è ritagliata comunque un ruolo. Sette piloti di quattro squadre (Stroll e Alonso per l’Aston Martin, Gasly per l’Alpine, Hadjar e Tsunoda per la Racing Bulls e Albon e Sainz per la Williams) hanno effettuato uno o più run con un set di C3, unendosi così alla coppia della Mercedes che aveva usato la mescola più dura già nelle libere di ieri. Pertanto, quasi metà della griglia domani avrà a disposizione soltanto un treno di C3. Va detto che altri quattro piloti – i due della McLaren e i colleghi ferraristi – hanno usato un set di Hard ma solamente per un giro di rodaggio (Hamilton e Leclerc – così come Stroll e Alonso – hanno ripetuto l’operazione anche con un treno di Medium).
In qualifica 18 piloti hanno usato solo treni di Soft: le sole eccezioni sono stati George Russell e Kimi Antonelli, che hanno preferito iniziare Q1 con la Medium. Il tempo della pole position di oggi è stato di 819 millesimi più veloce rispetto a quello dello scorso anno – Verstappen fermò il cronometro sul tempo di 1’15”915 – e inferiore di quasi quattro decimi rispetto alla simulazione della viglia, elaborata sui dati forniti a Pirelli da tutte le squadre.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una qualifica molto tirata e spettacolare, dall’inizio alla fine. Lo dicono i numeri – i 15 qualificati in Q2 sono racchiusi in poco più di sei decimi –, i fatti, con sette squadre rappresentate nella top 10 e nove in Q2, e le emozioni, con la pole position che ha cambiato padrone quattro volte durante l’ultimo run di Q3. Domani si annuncia una giornata davvero molto incerta, a cominciare dalle condizioni meteorologiche. Al momento, è prevista pioggia intensa durante la mattinata, che dovrebbe diminuire nel pomeriggio. Pertanto, potremmo trovarci di fronte a tre possibili scenari. Il primo è una gara tutta sul bagnato, aperta quindi a ogni esito: per noi potrebbe essere un’opportunità per vedere all’opera le nuove gomme da bagnato estremo che quest’anno sono state leggermente modificate nel disegno del battistrada. Il secondo è una gara tutta sull’asciutto e, in tal caso, in base a quanto abbiamo visto in questi due giorni con un livello di graining molto inferiore al passato, la sosta unica appare come la più veloce, con Medium e Hard protagoniste: la C3 e la C4 si sono dimostrate molto simili, sia come degrado – quasi nullo – che come livello di prestazione. Peraltro, per questo scenario va considerata l’ipotesi di una gara tutta sull’asciutto ma con un asfalto resettato dalla pioggia eventualmente caduta in precedenza e temperature piuttosto basse, condizioni più favorevoli alla formazione del graining: in tal caso, la doppia sosta, potrebbe essere l’opzione più gettonata, ancora con Medium e Hard sugli scudi. Il terzo scenario è una gara mista, con la possibilità di una partenza su pista bagnata o umida – idonee al via su gomme intermedie – e poi un passaggio alle slick. In questa eventualità, è prevedibile che i piloti cercheranno di estendere il più possibile lo stint sulle Intermedie per poi passare alla Hard. Soltanto se il passaggio alle gomme lisce dovesse avvenire nella parte finale di gara, la Soft potrebbe essere una valida opzione. In ogni caso, ci sarà da divertirsi!”.