Per il pilota veterano della safety car di F1 Bernd Maylander non è ancora tempo di andare in pensione. L’ex pilota automobilistico tedesco dal 2000 è pilota a tempo pieno della safety car. E, mentre torna a Melbourne per l’ennesima volta, ricorda come si sentiva un quarto di secolo fa. “Ero orgoglioso di essere sulla griglia di partenza e, all’improvviso, di partecipare a un briefing con superstar come Michael Schumacher, Mika Hakkinen e David Coulthard“, ha detto il 53enne all’agenzia di stampa DPA. “Ricordo che mi presentai in modo abbastanza normale: ‘Sono il tizio lì davanti che vi tiene tutti dietro'”, ricorda ridendo.
La safety car ha trasformato lo sport quando è stata introdotta in modo permanente e continua a ricoprire un ruolo-chiave in ogni evento. La prima apparizione in pista fu al GP del Canada 1973, a Mosport Park, con il canadese Eppie Wietzes al volante di una Porsche 914 gialla, con delle bandiere dietro. Ma da quasi 25 anni safety car è sinonimo di Bernd Maylander Il tedesco dichiara di apprezzare moltissimo questo ruolo, anche se ammette che le sue gare preferite “sono quelle senza safety car“: “Fortunatamente non vengo pagato a giro, altrimenti avrei subìto una grossa perdita l’anno scorso. Ovviamente è divertente guidare ma, quando in pista non succede nulla, quella è la soddisfazione più grande.” Maylander è sposato ed è padre, ma sostiene di essere ancora devoto alla F1 per il momento: “Per me restare fermo non è mai stata un’opzione“, ha affermato. Ma per quanto tempo continuerà a stare al comando dei GP senza mai tagliare per primo il traguardo e vincere una gara? “Ho già pensato a questa domanda in tanti modi diversi. Ho ancora un contratto per il 2025 e il 2026 e so che potrei continuare anche dopo“.
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