I problemi di piloti e team russi con la FIA potrebbero essere prossimi alla fine. Tre anni fa fu la Haas ad allontanare Nikita Mazepin e il suo sponsor Uralkali allo scoppio della crisi ucraina e nello stesso momento la FIA impose restrizioni su piloti e team in tutte le competizioni FIA. Oggi qualunque pilota russo deve volontariamente rinunciare a legami con la Russia – come ha fatto Robert Shwartzman che è passato alla licenza israeliana – o firmare un documento condannando il regime di Putin e accettando di correre sotto una bandiera neutrale.
Ma, secondo il tre volte vincitore della Dakar Anton Shibalov, che ha rifiutato di accettare le condizioni della FIA, potrebbero essere in vista dei cambiamenti. “Come partecipanti, inclusi i ragazzi del team Kamaz, siamo pronti a tornare anche domani“, ha detto all’agenzia di stampa Taas. “Spero che nei prossimi anni la situazione si stabilizzerà e potremo partecipare di nuovo. Ma non so dire esattamente quando accadrà, dipende dalla FIA. Quello che posso dire di certo è che a febbraio sono programmati dei negoziati su questo tema. Bisogna risolverlo adesso – la Dakar è finita e la F1 deve ancora iniziare. A breve sarà molto meno facile avvicinare il presidente della FIA“. Il team Kamaz-Master ha dominato la Dakar per anni fino alla crisi ucraina. Shibalov dice che persino i diretti avversari sperano nel ritorno del team russo: “Se ne parla da anni, penso che saranno felici di vederci tornare. Come avrete notato, adesso non ci sono gare ravvicinate o intriganti. Prima c’era un gap di 2 ore e mezza tra il primo e il secondo posto“, ha detto riferendosi alla Dakar 2025.