Dalla Residenza Regina Pacis di Monopoli (BA) si sente l’odore del mare, ma Sante Avella Cardone preferisce il ricordo della nebbia. Ripensa alla sua Bologna, dove è emigrato nel 1958 in cerca di fortuna e dove ha trovato l’amore. E ricorda ancora Milano, Torino e tutti gli stabilimenti di provincia dove ha vissuto da operaio della linea di montaggio per oltre quarant’anni. Per Sante, che oggi di anni ne ha 86, tornare in fabbrica, rivivere i ritmi dell’assemblaggio e riassaporare la convivialità dei pranzi condivisi “a parlare di lavoro” nella mensa aziendale è come tornare a casa.
Sante è il terzo protagonista della campagna di comunicazione “Non basta il pensiero”, promossa dal Gruppo Bosch in Italia insieme a “Nipoti di Babbo Natale”, il progetto benefico portato avanti da Un Sorriso in Più Onlus. L’iniziativa della Onlus consente di diventare “nipote” di una persona anziana ospite nelle RSA italiane esaudendo un suo desiderio e instaurando così una relazione unica.
Bosch ha scelto di realizzare il desiderio speciale di Sante, accompagnandolo per un giorno alla scoperta delle nuove tecnologie industriali nello stabilimento Bosch di Modugno (BA). Curioso, profondo, sempre desideroso di conoscere e imparare, Sante ha visitato i laboratori di sviluppo, pranzato presso la mensa aziendale e chiacchierato con gli operai. Inoltre, la passione per quello che era il suo lavoro, lo ha portato ad apprendere velocemente come dare istruzioni al robot per la produzione di un componente per il trattamento dei gas di scarico del motore. Un’esperienza unica, tanto da suscitare in Sante la voglia di tornare a lavorare in fabbrica, ma questa volta 4.0, perché, come dice: “Ormai so come si lavora nelle fabbriche moderne!”
Rosanna Pinto, 46 anni, HR Manager Selezione, Formazione e Sviluppo Bosch Tecnologie Diesel, lo ha guidato in questo viaggio tra passato e futuro. Diventando sua “nipote” per un giorno ha esaudito un desiderio che ha da subito sentito familiare. Cresciuta con i nonni, infatti, avrebbe voluto mostrare loro il luogo in cui lavora, ma non ne ha mai avuto l’occasione. Accompagnando in stabilimento “nonno” Sante ha quindi simbolicamente realizzato anche il suo desiderio. Un incontro intergenerazionale, empatico e familiare che ha arricchito di valore ed emozione la visita in fabbrica, rendendo memorabile l’esperienza di entrambi. “Amico è un parente che ti scegli: non per nascita, ma per affinità, confidenza, fiducia” – ha sottolineato nonno Sante – “e con Rosanna questa sensazione di vicinanza si è manifestata da subito, nonostante non ci conoscessimo. Ho trovato in lei la nipote che non ho mai avuto, un vero regalo di Natale”. Attraverso l’esperienza di Sante e Rosanna, Bosch ha voluto raccontare il legame tra “nonno” e “nipote”. Da una parte, il desiderio degli anziani di condividere le loro esperienze e di realizzarne di nuove. Dall’altra, il dono che ne riceve chi ha l’opportunità di ascoltare le loro storie, portando un sorriso nelle loro vite.
https://www.facebook.com/BoschItalia/videos/2669468739927001
La campagna di comunicazione “Non basta il pensiero” fa parte delle attività di CSR del Gruppo Bosch in Italia. Lanciata nel mese di novembre sui canali social e interni dell’azienda, la campagna ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul ruolo e sulla condizione degli anziani nella nostra società attraverso il racconto emozionante di alcuni ospiti delle RSA sul nostro territorio. “Non basta il pensiero” vuole essere proprio un invito a riscoprire i sogni, le storie e le esperienze degli anziani che, specialmente nel periodo di Natale, rischiano di sentirsi più soli. La storia di Sante e la realizzazione del suo desiderio testimoniano il bisogno degli anziani di sentirsi ancora importanti, la volontà di non arrendersi e di mettersi ancora in gioco e offre uno ulteriore spunto di riflessione autentico sul tema della terza età.