Nel 2023 in Italia sono stati denunciati quasi 100.000 furti di auto, di cui il 44% sono state ritrovate, ma per buona parte se ne sono perse le tracce. Oggi, attraverso funzionalità digitali e supporti satellitari è possibile porre una barriera importante a questo fenomeno che vede l’Italia al secondo posto dopo la Francia tra i paesi Europei più colpiti da questo tipo di reato. Per cercare di prevenire e scongiurare il furto dell’auto Mercedes-Benz ha messo in campo una serie di presidi tecnologi che massimizzano la propria efficacia attraverso la combinazione di tre elementi: il Connect Package, presente di serie su tutti i modelli della Stella, la Protezione vettura GUARD 360° plus e il Pacchetto parcheggio con telecamera 360°.
Sebastian Guayacan, Product Manager Digital Extras, Charging & EVA2 di Mercedes-Benz Italia: “Grazie a questo sistema di dispositivi, oltre alla funzione di antifurto con protezione volumetrica dell’abitacolo, protezione antirimozione e allarme acustico in caso di urto o effrazione, viene automaticamente inviato sullo smartphone del proprietario, attraverso l’App Mercedes-Benz, un alert con la segnalazione del furto. In questo caso, dopo le opportune procedure di autenticazione, la chiamata di allarme viene trasferita al service partner autorizzato, Vodafone Automotive, che inoltra i dati di localizzazione della vettura direttamente alle forze dell’ordine. Le indagini possono quindi iniziare immediatamente, aumentando le probabilità di far tornare velocemente l’auto nelle mani del legittimo proprietario. Per ragioni di sicurezza e per non interferire nelle operazioni di polizia, una volta avviata la procedura, tutte le funzioni di localizzazione visibili dal cliente attraverso l’App vengono inibite.”
La storia dei furti d’auto risale alle origini stesse dell’automobile tanto che nel 1896, appena 7 anni dopo il famoso viaggio di Bertha Benz a bordo della Patent Motorwagen, viene segnalato in Francia il primo furto di un’automobile ufficialmente documentato. Nel corso degli anni, sono stati registrati innumerevoli brevetti incentrati sulla continua ricerca per rendere le automobili protette da questa tipologia di reati. Da presidi prettamente meccanici, o escamotage come volanti rimovibili, la tecnologia si è gradualmente spostata verso sistemi digitali, primi tra tutti le smart key con immobilizer. Oggi l’Internet of Things ha aperto a nuove opportunità e, grazie alla combinazione tra tecnologie e servizi digitali e componenti hardware sempre più sofisticate, è possibile innalzare sempre più la barriera di protezione intorno alla propria automobile.