McLaren in evidenza nella prima giornata di prove libere del GP di Abu Dhabi. I due piloti del team di Woking si sono classificati ai primi due posti della classifica della seconda sessione, quella più rappresentativa perché inizia nelle stesse condizioni che le squadre affronteranno nella gara di domenica pomeriggio, vale a dire all’inizio del crepuscolo.
Lando Norris è stato il più veloce, con un miglior tempo di 1’23”517, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri (1’23”751). La McLaren appare così in vantaggio nel confronto con la sua avversaria, la Ferrari, per il titolo Costruttori che dopo aver ottenuto il miglior tempo in FP1 con Charles Leclerc (1’24”321), non si è ripetuta nella seconda sessione, piazzando Carlos Sainz in quarta posizione (1’24”099) e il compagno di squadra in sesta (1’24”201), con quest’ultimo che dovrà anche scontare una penalità di dieci posizioni sulla griglia di partenza per aver utilizzato un componente della power unit oltre il limite consentito dal regolamento sportivo.Nella prima sessione di prove sono stati impegnati ben sei giovani piloti: Arthur Leclerc per la Ferrari, Felipe Drugovich per l’Aston Martin, Ryo Hirakawa per la McLaren, Isack Hadjar per la Red Bull, Luke Browning per la Williams e Ayumu Iwasa per la Racing Bulls. Il più veloce fra loro è stato il brasiliano Drugovich, nono assoluto col tempo di 1’25”471. I tempi del venerdì sono stati sensibilmente inferiori a quelli delle prove libere dello scorso anno, a testimonianza del progresso nelle prestazioni delle monoposto in dodici mesi, considerato che il parametro gomme è rimasto identico: 1”751 il progresso in FP1, 1”292 in FP2.
Simone Berra, chief engineer Pirelli: “L’ultimo appuntamento della stagione è iniziato all’insegna della velocità. I tempi registrati confermano quanto il miglioramento delle prestazioni delle monoposto da un anno all’altro sia significativo, considerato che due parametri come l’asfalto e le gomme siano rimasti invariati. Non è un caso che il miglior tempo del venerdì sia di soli 72 millesimi superiore alla pole di Verstappen dello scorso anno (1’23”445).
L’altro dato rilevante riguarda l’utilizzo delle mescole. Per la quarta volta nella stagione (le precedenti a Sakhir, Melbourne e Las Vegas), nessun pilota ha usato la Hard nelle due ore di prove libere del venerdì: è un chiaro indizio di quanto la C3 sia considerata dalle squadre come la gomma principe per la gara di domenica. Inoltre, abbiamo visto come la maggior parte dei piloti che hanno completato un long run hanno optato per la Medium. Si può quindi iniziare a trarre la conclusione che la strategia a una sosta con l’utilizzo di un set di Medium e uno di Hard sia la favorita, con il secondo set di Hard a disposizione in caso di safety-car o di un degrado superiore alle aspettative. Altri spunti interessanti della giornata riguardano il graining – variabile di squadra in squadra ma non in maniera particolarmente impattante, visto anche il degrado piuttosto limitato – e l’evoluzione delle condizioni della pista, significativa in FP1 ma poi stabilizzatasi in FP2”.