La Scuderia Ferrari arriva ad Abu Dhabi in corsa per conquistare il suo 17° campionato del mondo Costruttori al termine di quella che è la migliore stagione dall’avvento dell’era ibrida, nel 2014. Non è la prima volta che la squadra arriva in corsa per il titolo all’ultima gara della stagione negli Emirati Arabi Uniti: nel 2010 c’era in palio il titolo Piloti e la giornata ebbe il sapore amaro della sconfitta. Anche i precedenti sulla pista mediorientale non sono favorevoli, visto che Yas Marina è, tra i circuiti sui quali la Ferrari non ha mai vinto, quella con più gare all’attivo. Questo weekend però, nel 16° Gran Premio di Abu Dhabi, la Scuderia Ferrari HP vuole provare a sfatare questo tabù anche se l’impresa è ardua: rimontare i 21 punti che la separano dalla McLaren in classifica.
La pista. Dopo le significative modifiche apportate prima dell’edizione 2021 del Gran Premio, il circuito di Yas Marina è decisamente più veloce, e offre più occasioni per sorpassi ed emozioni. Il giro inizia con un breve rettilineo che presto conduce alla prima piega a sinistra. Qui, tentare il sorpasso è praticamente impossibile e dunque si cerca di guadagnare terreno nelle curve 2, 3 e 4, prima di lanciarsi nel grande tornante di curva 5. A quel punto inizia il contro rettilineo, lungo 1,2 km con DRS, che costituisce il tratto migliore nel quale ingaggiare un duello ruota a ruota. Si sfreccia a oltre 300 km/h, poi i piloti sono chiamati a valutare alla perfezione il punto di staccata per la frenata di curva 6, dove si trova una celebre quanto impegnativa chicane, prima di tornare ad affondare il piede sull’acceleratore fino a curva 9 in un altro tratto in cui è possibile aprire il DRS. L’ultimo settore è molto tecnico e si snoda nella zona dove sorge un celebre hotel, senza più reali opportunità di effettuare sorpassi fino al traguardo.
Piloti. Il GP di Abu Dhabi sarà particolarmente speciale per due piloti della Scuderia Ferrari: in primis Carlos Sainz, che sarà alla sua ultima gara con la squadra prima del suo passaggio alla Williams (che inizierà già martedì nella sessione di test post-campionato). Per lo spagnolo c’è dunque una ragione di più per chiudere in grande stile un’avventura durata lo spazio di quattro stagioni e che ha fruttato a lui e alla squadra quattro vittorie, sei pole position e 24 podi. L’altro pilota particolarmente emozionato nell’uscire dai box a Yas Marina sarà Leclerc, non Charles, bensì il fratello Arthur, classe 2000, che sarà chiamato a sostituire proprio Sainz nella sessione inaugurale di prove libere. Sarà la prima volta nella storia che due fratelli scendono in pista nella stessa sessione con il medesimo team. Arthur sarà in pista anche martedì per i test post stagionali, quando si alternerà con Antonio Fuoco su una delle due vetture, mentre sull’altra ci sarà Charles.
Meteo e strategia. Abu Dhabi propone condizioni climatiche simili a quelle del Qatar, per cui sarà la seconda sessione di prove libere quella che offrirà le condizioni più realistiche perché l’unica prevista in notturna, al pari di qualifiche e gara, quando l’asfalto scende rapidamente di temperatura. Le caratteristiche della rinnovata Yas Marina mettono gli pneumatici molto sotto stress: per questo nel 2023 la strategia a due soste si è rivelata la più veloce. La maggior parte dei team è partita con gomme Medium, per passare alle Hard intorno al giro 15 e fermarsi nuovamente una ventina di tornate più tardi per un altro set della medesima mescola, che permette ai piloti di spingere al massimo fino alla bandiera a scacchi. Come sempre ad Abu Dhabi gli errori si pagano cari, perché i muretti sono vicini e Safety Car e bandiere rosse sono all’ordine del giorno. Anche per questo, indipendentemente dal frangente di gara, gli strateghi dei team devono rimanere quanto mai in allerta.
Orari. La Formula 1 chiude la stagione con un programma quasi standard, seppure con una corsa in notturna. La prima sessione di prove libere del venerdì sarà alle 13.30 locali (10.30 CET), mentre la seconda scatterà alle 17 (14 CET). La terza e ultima è prevista alle 14.30 di sabato (11.30 CET) prima delle qualifiche delle 18 (15 CET). Domenica i 58 giri del Gran Premio (306,183 km) prenderanno il via alle 17 (14 CET).
Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari: “Per la prima volta da quando la Formula 1 è entrata nella sua era ibrida siamo riusciti ad arrivare a giocarci un titolo all’ultima corsa. Si tratta di un traguardo importante e questo weekend cercheremo di fare ancora di più. Certo, dobbiamo essere realistici, siamo matematicamente in corsa ma il titolo è molto difficile da raggiungere perché, anche se dovessimo chiudere primo e secondo potrebbe non bastare, visto che la McLaren vanta ben 21 punti di vantaggio e potrebbe accontentarsi di un terzo e un quinto posto. Le sfide tuttavia sono nel DNA di Ferrari e dunque ci vogliamo provare. Abbiamo preparato a fondo questo appuntamento, sappiamo che la qualifica avrà un ruolo fondamentale e che la nostra macchina è più performante in gara. Charles, Carlos e tutta la squadra daranno fino all’ultima goccia di sudore per provare a portare a casa il titolo. Per la prima volta da quando la Formula 1 è entrata nella sua era ibrida siamo riusciti ad arrivare a giocarci un titolo all’ultima corsa. Si tratta di un traguardo importante e questo weekend cercheremo di fare ancora di più. Certo, dobbiamo essere realistici, siamo matematicamente in corsa ma il titolo è molto difficile da raggiungere perché, anche se dovessimo chiudere primo e secondo potrebbe non bastare, visto che la McLaren vanta ben 21 punti di vantaggio e potrebbe accontentarsi di un terzo e un quinto posto. Le sfide tuttavia sono nel DNA di Ferrari e dunque ci vogliamo provare. Abbiamo preparato a fondo questo appuntamento, sappiamo che la qualifica avrà un ruolo fondamentale e che la nostra macchina è più performante in gara. Charles, Carlos e tutta la squadra daranno fino all’ultima goccia di sudore per provare a portare a casa il titolo”.