Archiviato il GP di Las Vegas che ha consegnato a Max Verstappen il quarto Titolo Piloti, la F1 si trasferisce in Medio Oriente per gli ultimi due round. Si parte dal GP del Qatar che si disputa per la terza volta sulla pista che ospita la MotoGP dal 2004. Complici i punti assegnati con la Sprint, il GP del Qatar potrebbe essere decisivo per l’assegnazione del Titolo Costruttori, per cui sono in lizza McLaren e Ferrari.
Secondo i tecnici Brembo il Lusail International Circuit da 5.419 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché nonostante le frenate siano 7 ogni giro, per oltre 9 secondi complessivi, soltanto una rientra nella categoria Hard ma nemmeno essa richiede almeno 2 secondi e 100 metri di spazio di frenata.
Fin dal suo esordio in Formula 1, al GP d’Australia 2015 con la Toro Rosso, Max Verstappen ha sempre usato le pinze monoblocco in alluminio ricavate dal pieno e nichelate prodotte da Brembo. Quest’anno in aggiunta si è avvalso anche dei dischi in carbonio Brembo di ultima generazione, soprannominati scherzosamente Hulk, acronimo di Happy Until Last Kilometres. Realizzati nello stabilimento di Curno, i dischi Brembo presentano uno spessore di 32 mm: quelli anteriori hanno un diametro di 328 mm e un numero di fori di ventilazione compreso tra 840 e 1.050, mentre i posteriori hanno un diametro di 280 mm e un numero massimo di 900 fori nella configurazione più estrema in termini di cooling. Alcuni team impiegano i dischi wide spline, altri i single sided spline.
La curva più dura del Lusail International Circuit per l’impianto frenante è la prima: le monoposto vi arrivano a 319 km/h e scendono a 181 km/h in 1,46 secondi durante i quali percorrono 93 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,2 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 119 kg. La potenza frenante è invece di 2.101 kW.
Le due edizioni del GP del Qatar finora disputate non hanno fatto registrare alcun sorpasso al comando della corsa: il pilota partito in pole è rimasto in testa fino alla bandiera a scacchi, senza mai cedere la posizione. Invece nella Sprint dell’anno scorso Oscar Piastri è stato superato al 3° giro da George Russell che godeva delle gomme soft. Ma all’11° giro Piastri è tornato in testa, approfittando delle medie e ci è rimasto fino al traguardo.
Lo sportivo più celebre del Qatar è Nasser Al Attiyah, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 nel tiro a volo, specialità skeet. Il 43enne ama le competizioni off-road, come dimostrano i suoi 5 trionfi al Rally Dakar. Memorabile quello con la Mini nel 2015, anno in cui ha vinto pure il titolo Mondiale WRC2 con la Skoda. L’unico comune denominatore tra le due imprese sono stati i freni Brembo.