Se nello sport l’adrenalina è una forza essenziale per spingere ogni atleta oltre i propri limiti, in F1 raggiunge un livello unico e intensissimo, amplificato dalla combinazione di velocità estrema, rischio costante e competizione serrata. Per i piloti, l’adrenalina non è solo una reazione fisiologica: è un elemento essenziale per affrontare le sfide di ogni giro, ogni curva e ogni sorpasso. Di adrenalina si alimentano anche chi, magari dopo averla sentita in un abitacolo di una vettura da corsa o al muretto, oggi è alla guida di una squadra di Formula 1 e insegue, come i piloti, soltanto un obiettivo: la vittoria. Per discutere di adrenalina – e di tanto altro – con Tom Clarkson in questo episodio di “Box box box” tre personaggi che di lei continuano a nutrirsi da quando erano poco più che adolescenti: in ordine di apparizione, Christian Horner, Laurent Mekies e Nico Hulkenberg.
“Amo le corse, amo competere. Sono una persona competitiva per natura e adoro il senso di squadra e la F1 è il più grande sport di squadra del mondo. E noi abbiamo una squadra fenomenale e io ho il privilegio di guidarla” – spiega Christian Horner, Team Principal e CEO Red Bull – “E credo che sia proprio questo il senso di unità e di appartenenza al gruppo che ci porta a competere contro avversari di enorme valore. Voglio dire, ricordate che siamo una filiale di un’azienda produttrice di bevande energetiche che affronta Ferrari, Mercedes-Benz, McLaren, tutti questi marchi enormi. Ma è questo senso di competizione che accende ancora la passione”.
Horner descrive anche quello che, a suo parere, è il vero punto forte di Max Verstappen, appena laureatosi campione del mondo per la quarta volta consecutiva: “La sua forza mentale, la sua resilienza nei momenti importanti. Come ogni grande sportivo, è sempre quando la pressione è davvero alta che deve dare il meglio di sé e in questo è stato assolutamente eccezionale”.
Per Laurent Mekies, Team Principal Racing Bulls, ci sono tanti ruoli in cui l’adrenalina va a mille: “Pensate a tutte le persone che hanno un impatto diretto immediato su ciò che accade in pista. Pensiamo ai meccanici che aspettano il gruppo dei pit-stop. Pensate agli ingegneri di gara che devono rispondere ai loro piloti in un secondo. Pensate ai ragazzi che devono fare le chiamate per i pit-stop. Sono stato fortunato in passato a fare alcuni di questi lavori e sono qualcosa d’incredibile”.
Oggi Mekies ha fatto un passo indietro diventando Team Principal e così descrive il suo nuovo ruolo: “Si tratta di assicurarsi che gli altri ragazzi, quelli intelligenti, abbiano ciò di cui hanno bisogno per lavorare. Non è più quello che probabilmente non è mai stato, un one man show, in cui si può arrivare e dire ‘Dovremmo fare questo adesso’, perché ci sono le persone giuste e le strutture giuste per farlo”.
Nico Hulkenberg non ha dubbi su quale sia per un pilota il momento di picco dell’adrenalina: “Un giro di qualifica, hai il cuore in gola e senti l’impeto e stai attraversando tutte le fasi del giro di rientro, hai ancora il battito cardiaco alto. Pensi al prossimo tentativo, al veloce passaggio nel box. La partenza della gara è sempre molto, molto intensa. È l’unico momento in cui ci sentiamo davvero attivi, sai, il mio respiro è un po’ più veloce e la frequenza cardiaca è aumentata perché è così intensa”.
L’anno prossimo una nuova sfida attende Nico, con l’inizio dell’avventura con la Sauber che diventa la squadra ufficiale dell’Audi. Il pilota tedesco è consapevole che la sua esperienza in Formula 1 (225 Gran Premi disputati) sia un asset importante: “Credo che l’esperienza aiuti ed è fondamentale, bisogna avere velocità, costanza. Le squadre vogliono prestazioni, vogliono punti, vogliono risultati… Quando si parla di team building, di sviluppo dell’auto, di lavoro di messa a punto, si tratta di qualcosa che mi appartiene, ho una grande cassetta degli attrezzi perché sono in giro da un po’ e questo è sicuramente un piccolo vantaggio rispetto ad altri piloti, esordienti o con poca esperienza. Inoltre, nella nostra attività, è piuttosto singolare che non ci sia la possibilità di fare molti test. Di solito si arriva subito al fine settimana di gara, non c’è molto tempo per esercitarsi e questo, in un certo senso, gioca a favore dei più anziani e dei più esperti”.
“Box Box Box” si articola su sei episodi, ognuno contraddistinto da un tema specifico (Velocità, Formazione, Dedizione, Tempo, Adrenalina, Sfida) che fa da fil rouge di una chiacchierata condotta da Tom Clarkson, uno dei più noti giornalisti e presentatori della Formula 1, in attività da quasi trent’anni, con alcuni fra i principali protagonisti della massima competizione automobilistica. I quattro precedenti episodi – “Velocità”, “Formazione”, “Dedizione” e “Tempo” – hanno ospitato nell’ordine Max Verstappen, Nikolas Tombazis, Andrea Stella, Bruno Michel, Oliver Bearman, Ian Holmes, Mohammed Ben Sulayem, Mario Isola, Charles Leclerc, Stefano Domenicali, Michael Schmidt e Alex Albon, e sono visibili sul nostro canale YouTube. Nel sesto e ultimo episodio, on line martedì 3 dicembre, saranno protagonisti Valtteri Bottas, Gunther Steiner e Rebecca Lee, starter ufficiale dei GP di Formula 1.