Con il GP di Las Vegas, prende il via l’ultima tripletta del campionato, che fin qui ha visto vincere ben sette piloti e quattro vetture diverse, in una delle stagioni più aperte da quando la F1 è entrata nell’era ibrida (2014). Entrambi i piloti della Scuderia Ferrari hanno conquistato più di una vittoria e la squadra è l’unica ad aver centrato la pole position con entrambe le vetture. Nella classifica Costruttori i primi quattro team sono racchiusi in 49 punti con la squadra di Maranello seconda a -36 da McLaren, con in palio ancora 147 punti.
Il circuito. La pista di Las Vegas è stata inaugurata lo scorso anno, quando la Formula 1 è tornata nella città del Nevada a 42 anni dall’ultima corsa disputata sul ben poco entusiasmante circuito ricavato nel parcheggio del Caesars Palace. Tutt’altra cosa è il tracciato della Las Vegas Strip, super veloce e spettacolare. La velocità è infatti la sua caratteristica principale, con le vetture che toccano media pari a 240 km/h sul giro, anche se non mancano alcune sezioni tecniche. Il giro inizia con una breve accelerazione fino a curva 1 — uno stretto tornante a sinistra che offre opportunità cruciali di sorpasso — seguito da una sezione di pista altrettanto stretta e tortuosa. Le vetture sfrecciano quindi lungo uno dei due lunghi rettilinei prima di frenare a fondo per curva 5 e affrontare la lenta chicane di curva 7, che introduce poi all’ultimo tornante stretto a sinistra. Da quel momento in poi è tutta una questione di coraggio e velocità. Quasi a pieno gas, le vetture accelerano attraverso curva 10, leggermente angolata, e affrontano la 12, stretta a sinistra, che le porta sul rettilineo di 1,9 km, noto come “The Strip”. Con il pedale a tavoletta, i piloti raggiungono in quel punto velocità superiori a 350 km/h prima di frenare bruscamente per infilarsi nella esse formata dalle curve 14-15-16 e poi lanciarsi nel rettilineo finale leggermente in curva. Il giro, 6.201 metri, si completa in poco più di un minuto e mezzo.
Meteo e strategie. Si corre nel deserto, ma il clima del Mojave in questa stagione comporta temperature piuttosto rigide, soprattutto di notte. Con una temperatura media in pista di 15°C, le condizioni saranno molto simili a quelle dei test invernali e di conseguenza, pneumatici e freni potrebbero faticare a raggiungere la temperatura ottimale, creando possibili imprevisti sia in qualifica che in gara. Sull’asfalto freddo della pista ad alta velocità di Las Vegas, i pneumatici sono sottoposti a uno stress notevole, che può influenzare significativamente la strategia. Nel 2023, la maggior parte delle squadre ha optato per una strategia a una sosta: partendo con pneumatici di mescola Medium e passando a quelli Hard intorno a metà gara. Prevedendosi le medesime condizioni, è lecito attendersi strategie simili per il 2024. Le frenate impegnative e le molte opportunità di sorpasso distribuite lungo il circuito fanno sì che l’imprevisto possa essere dietro l’angolo e con esso l’ingresso della Safety Car. Piloti e strateghi dovranno dunque essere pronti per fare pitstop nel momento più vantaggioso.
Programma. Il GP di Las Vegas è l’unico dei tre disputati negli Stati Uniti a svolgersi di notte, con gli orari delle sessioni significativamente diversi dal solito. Il weekend inizia giovedì alle 18.30 locali (venerdì ore 3.30 CET) con la prima sessione di prove libere, seguita dalla seconda 22 (7 CET). La terza sessione di libere andrà in scena venerdì alle 18.30 (sabato 3.30 CET) con le qualifiche che saranno alle 22 (7 CET), la medesima ora nella quale prenderà il via la gara sabato (domenica alle 7 CET). Da percorrere 50 giri pari a 309,958 km.
Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari: “Inizia il rush finale di questa stagione intensissima con l’ultima tripletta: tre gare in notturna e in ambiente desertico. Il prossimo GP ci vedrà in scena a Las Vegas, dove ci attende un circuito cittadino estremamente veloce con poche curve, molte delle quali a 90 gradi. Le insidie tuttavia non mancheranno, a cominciare dalle temperature, che si attendono molto basse la notte: riuscire a mettere le gomme nella giusta finestra di esercizio, sia per la qualifica sia per la gara, sarà dunque particolarmente cruciale. Ci aspettiamo un grande spettacolo da questa seconda edizione del Gran Premio per bissare e migliorare quello dell’edizione inaugurale e portare ancora più attenzione sulla Formula 1. Daremo il massimo per essere tra i protagonisti: l’anno scorso abbiamo lottato per la vittoria e quest’anno sappiamo di avere il potenziale per fare di nuovo bene, a patto di curare al massimo ogni dettaglio. Ci siamo preparati al meglio: Charles, Carlos e tutte le persone del team hanno potuto tirare il fiato e sono pronti a ripartire più determinati che mai. Siamo fiduciosi nelle nostre potenzialità e sappiamo cosa dobbiamo fare per tenere aperta la battaglia nella classifica Costruttori”.