Nel quarto episodio del vodcast “Box box box”, Stefano Domenicali, Michael Schmidt e Alex Albon, intervistati da Tom Clarkson, parlano di tempo. Nelle corse si dice che il cronometro non mente mai. Quindi il tempo è la misura, unica e insindacabile, del successo ma è anche uno strumento per definire il mutamento e i tre personaggi parlano proprio del loro rapporto con entrambi i concetti.
Stefano Domenicali, Presidente e CEO di F1, è fortemente convinto non solo che lo sport stia vivendo forse il suo tempo migliore ma anche che è destinato a durare a lungo: “Voglio dire qualcosa che forse è abbastanza pesante. La F1 sarà protagonista della vita della gente, sarà presente tra 30 anni perché ci sono tutti gli ingredienti… Oggi, alla fine, posso dire che la F1 è il più grande sport di intrattenimento del mondo. Ed è sicuramente ciò che sarà tra 30 anni”.
Domenicali non dimentica anche il tempo che ha vissuto in Formula 1 come concorrente, con gli occhi attaccati al cronometro per sapere se il suo pilota era o no il più veloce in pista. Fortunatamente per lui, sono stati tanti i grandi piloti con cui ha lavorato – tre sono dei campioni del mondo – ma a uno in particolare è particolarmente legato: “Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma sicuramente Michael nel mio cuore rappresenta qualcosa di veramente unico… Ricordo ogni singolo momento del tempo trascorso insieme, il tempo incredibile, ma anche quello più difficile… È stato molto interessante vedere l’evoluzione che ha avuto lavorando con il nostro gruppo e l’evoluzione della squadra che ha lavorato con lui”.
Michael Schmidt, inviato per la Formula 1 della prestigiosa rivista tedesca Auto Motor und Sport, è uno dei decani della sala stampa dei Gran Premi, frequentandola sin dagli anni 80. È stato testimone di tantissime ere di questo sport, lo ha visto mutare pelle ma è convinto che il DNA sia rimasto sempre uguale: “E’ sempre stato quello di puntare alla vittoria, non c’è altro. Si va al limite e se c’è un problema lo si risolve. Il miglior esempio è stato il Covid: la Formula Uno l’ha battuto… Probabilmente è stato lo sport per cui sarebbe stato più difficile sopravvivere, perché siamo uno sport mondiale, viaggiamo in tutto il mondo, eppure ce l’ha fatta, facendo 17 gare nel 2020”. Per Schmidt è impossibile paragonare piloti di diverse ere ma tre di quelli di cui ha narrato le imprese sono quelli che lo hanno più impressionato: Ayrton Senna, Alain Prost e Michael Schumacher. Del sette volte campione del mondo, Schmidt sottolinea l’impatto che ha avuto per la Formula 1 in Germania: “Era uno sport secondario, e all’improvviso è diventato un evento premium. Tutti guardavano la televisione: credo che i numeri migliori siano stati 18 milioni o qualcosa del genere. Era come una partita di calcio della Coppa del Mondo in Germania. Si trattava quindi di numeri che non si sono più ripetuti, nemmeno ai tempi di Vettel. In Germania era un po’ come era stato Boris Becker nel tennis”.
Alexander Albon ha un rapporto particolare col tempo, soprattutto quando si siede dentro l’abitacolo della sua Williams: “Io visualizzo il tempo. In realtà sono uno dei pochi piloti che non tiene conto del delta sul volante. A molti piloti piace avere qualcosa da guardare per sapere se in quella curva era più o meno veloce. Quando si impara a guidare nel karting, lì hai un cronometro ma è solo quando il giro è completo che ti mostra il tuo tempo sul giro. Così si crea un orologio interno e si inizia ad apprezzarlo. Questa linea sembra più veloce? È più veloce? E man mano che passavo alle monoposto, alla Formula 3, alla Formula 2, alla Formula 1, perdevo questo aspetto perché avevo il tempo del giro sul cruscotto e finivo per guardarlo. Se vado in overdrive in una curva, cerco di recuperare alla curva successiva. Così l’ho rimosso e sono tornato a fare come nei kart”.
“Box Box Box” si articola su sei episodi, ognuno contraddistinto da un tema specifico (Velocità, Formazione, Dedizione, Tempo, Adrenalina, Sfida) che fa da fil rouge di una chiacchierata condotta da Tom Clarkson, uno dei più noti giornalisti della Formula 1, in attività da quasi trent’anni, con alcuni fra i principali protagonisti della massima competizione automobilistica. I tre precedenti episodi – “Velocità”, “Formazione” e “Dedizione” – hanno ospitato nell’ordine Max Verstappen, Nikolas Tombazis, Andrea Stella, Bruno Michel, Oliver Bearman, Ian Holmes, Mohammed Ben Sulayem, Mario Isola e Charles Leclerc e sono visibili su YouTube e su Spotify. Nei successivi, online ogni martedì fino al 3 dicembre prossimo, saranno protagonisti Nico Hulkenberg, Valtteri Bottas, Christian Horner, Gunther Steiner e altri volti noti e meno noti del paddock della Formula 1.