Nel weekend si chiude la tripletta americana del Mondiale di F1. Dopo USA e Messico, le squadre fanno rotta verso sud-est per arrivare in Brasile, sede del quartultimo appuntamento stagionale, il GP di San Paolo, all’Autodromo José Carlos Pace, meglio noto come Interlagos, alle porte della megalopoli capitale dell’omonimo stato.
Nel 1973 Interlagos ha ospitato la prima edizione della gara sudamericana, al tempo nota come Gran Premio del Brasile, ed è stato teatro della maggior parte delle prove iridate in terra carioca, anche se dal 1981 al 1989 si corse sull’ormai scomparso circuito di Jacarepaguá, vicino a Rio de Janeiro. La pista è tra le più amate dai piloti: il giro inizia su una velocissima semicurva che attraversa il traguardo – l’Arquibancadas – e porta in discesa verso curva 1, la celebre “S do Senna”, che prende il nome dal leggendario pilota di Formula 1, paulista, scomparso 30 anni fa sulla pista di Imola. Dopo la esse la Curva do Sol viene percorsa in pieno e porta sulla Reta Oposta, un rettilineo con DRS in fondo al quale si trova curva 4, la Descida do Lago, sulla quale è possibile compiere sorpassi e i piloti si trovano a sfidare eccezionali forze gravitazionali. La pista risale leggermente e si entra nel settore 2, il più tortuoso del circuito con, in sequenza, le curve dalla 6 – la Ferradura – alla 11 – la Mergulho – che immettono sul terzo e velocissimo settore. Gli ultimi secondi di pista, di fatto, si caratterizzano per un’unica vera curva, la Junçao, che riporta alla Subida do Boxes e all’Arquibancadas sulla linea d’arrivo, dove è possibile spalancare nuovamente il DRS.
Novembre a San Paolo può essere un mese molto piovoso e le previsioni per il fine settimana sono tutt’altro che incoraggianti. Detto questo, le condizioni atmosferiche su Interlagos possono essere estremamente mutevoli, anche per il fatto che si corre in moderata altitudine, a circa 700 metri di quota, e già in passato si sono viste sessioni bagnate seguite da altre inondate dal sole con asfalto a 40 gradi. Essendo lungo ben 71 giri, il GP di San Paolo impone spesso, in condizioni di asciutto, una strategia a due soste, anche grazie al layout del tracciato, che rende i sorpassi decisamente abbordabili. In caso di pioggia o di condizioni variabili c’è invece il rischio di perdere il conto delle soste ai box…
Programma. Dopo il weekend quasi tradizionale (fatta eccezione per la durata di FP2) di Città del Messico, nel finesettimana paulista torna il formato Sprint. Venerdì dunque alle 11.30 locali (15.30 CET) andrà in scena l’unica sessione di prove libere in preparazione della Sprint Qualifying delle 15.30 (19.30 CET). Sabato la giornata comincerà con la quinta gara Sprint della stagione alle 11 (15 CET) che sarà seguita dalla qualifica delle 15 (19 CET). Domenica il Gran Premio di San Paolo prenderà il via alle 14 (18 CET).
Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari: “Siamo arrivati all’ultima gara di una tripletta americana in cui finora siamo riusciti a massimizzare il potenziale del nostro pacchetto. A Interlagos ci attende il quinto weekend Sprint della stagione, il che significa che tutta la squadra sarà chiamata a un grande sforzo sia fisico che mentale. Con questo tipo di formato sarà ancora più importante del solito lo sforzo del resto della squadra da Maranello, che è iniziato ancor prima della partenza per Austin con la preparazione svolta al simulatore e non si è mai fermato in queste tre settimane tra il lavoro fatto al remote garage e le analisi che vengono effettuate dopo ogni gara sulla base dei dati raccolti in pista. Questo grande gruppo distribuito fra Maranello e San Paolo dovrà fare in modo che Charles e Carlos abbiano da subito una buona base di partenza a livello di bilancio e set-up così da potersi concentrare sulla guida. A Interlagos anche il fattore meteorologico potrebbe entrare in gioco, per questo sarà ancora più importante che tutti operino al più alto livello di concentrazione per preparare e approfittare di tutti gli scenari. Il morale è alto, il momento ci vede protagonisti, dobbiamo continuare a lavorare così. Solo più avanti guarderemo la classifica”.