Una pole da urlo per Carlos Sainz nel GP del Messico, la sesta in carriera, davanti a Max Verstappen e Lando Norris in una qualifica che ha visto una bandiera rossa in Q2 e le eliminazioni choc dell’eroe locale Sergio Perez e di Oscar Piastri in Q1.
E’ stato Verstappen a fare la pole provvisoria nei primi run nell’ultima sessione, ma il suo tempo è stato cancellato per i track limits, promuovendo lo spagnolo (licenziato dalla Ferrari, non ci stancheremo mai di ripeterlo) in prima posizione, tempo che ha poi migliorato nel secondo tentativo, chiudendo con 1.15.946s. In prima fila domani scatterà l’olandese, autore di un giro altrettanto stupefacente, staccato di 0.225s, con Norris terzo, dopo aver dettato il passo con la sua McLaren nelle prime due eliminatorie. Quarta la Ferrari di Charles Leclerc davanti alle Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, che occuperanno la terza fila. Ottimo settimo tempo per Kevin Magnussen con la Haas, seguito dall’Alpine di Pierre Gasly, dalla Williams di Alex Albon e, a chiudere la top 10, da Nico Hulkenberg.
Il Q2 è stato interrotto proprio nelle fasi finali dall’incidente di Yuki Tsunoda alla curva 12, con la bandiera rossa che ha impedito anche al compagno di squadra Liam Lawson di tentare di migliorarsi, con le due RB in 11° e 12° posizione. Bloccato nel suo giro lanciato anche Fernando Alonso: nel suo 400° GP, lo spagnolo scatterà dalla 13° posizione, davanti al compagno di squadra Lance Stroll e alla Kick Sauber di Valtteri Bottas, 15°.
Come detto, due eliminazioni eccellenti in Q1, quelle di Oscar Piastri e Sergio Perez, che partiranno rispettivamente 17° e 18. Un brutto colpo per la McLaren e pessimo per il messicano davanti al pubblico di casa e che rischia seriamente il sedile della sua Red Bull nel 2025, nonostante il contratto firmato in tasca (perché si sa che non esistono contratti che non possono essere stracciati…). Fuori nel Q1 anche la Williams di Franco Colapinto, 16° (e davanti a Piastri e Perez, niente male per un debuttante), l’Alpine di Esteban Ocon, 19°, e la Kick Sauber di Zhou Guanyu a chiudere la griglia.
Considerando quanto visto in qualifica e i tempi così ravvicinati, ci sono tutti gli ingredienti per immaginare che il GP che scatterà domani alle 21.00 sarà molto intenso e imprevedibile fino all’ultimo dei 71 giri in programma, con tutti gli scenari apertissimi. In gioco ci sono punti preziosi per i Titoli, ovvio, ma in questo campionato più che mai si respira anche tanta grinta.
Barbara Premoli