Sarà Lando Norris a partire dalla pole nella quindicesima edizione del GP di Singapore. Il pilota della McLaren ha ottenuto la sesta pole della sua carriera, la quinta in questa stagione: il suo 1’29”525 migliora di più di 1”4 il tempo della pole position di Carlos Sainz (1’30”984) del 2023. Per la squadra britannica quella di oggi è la partenza al palo numero 161 della storia, con le ultime sei tutte ottenute da Norris. Accanto a Norris prenderà il via Max Verstappen, che nemmeno questa volta è riuscito a conquistare la pole sul circuito di Marina Bay: il pilota della Red Bull ha ottenuto un miglior tempo di 1’29”728. In seconda fila ci saranno le due Mercedes, con Lewis Hamilton (1’29”841) davanti al compagno di squadra George Russell per soli 26 millesimi di secondo.
La terza sessione di prove libere è stata principalmente dedicata alla preparazione delle qualifiche. Tre piloti – Colapinto (Williams) e il duo della Sauber (Bottas e Zhou) – hanno usato solamente gomme Soft, conservandosi così due Medium per la gara di domani. Tutti gli altri 17 piloti hanno utilizzato un set di Medium e uno di Soft, con il duo della Aston Martin che ha effettuato il consueto rodaggio dei treni di Medium e Hard che conserverà per regolamento in vista della gara. In qualifica tutti hanno ovviamente usato solamente la C5. Se in Q1 alcuni piloti sono riusciti a migliorarsi anche in un secondo giro cronometrato dopo aver fatto una tornata di raffreddamento dei pneumatici, già dalla parte finale del primo segmento il picco di prestazione è stato ottenuto subito al primo tentativo. Per la settima volta nella stagione sette squadre hanno piazzato almeno un pilota in Q3.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris dai The Corrs. La storica band irlandese, nata nel 1990 e composta dai fratelli Andrea, Sharon, Caroline e Jim Corr, combina pop rock con elementi della musica tradizionale del loro paese d’origine. Con sette album pubblicati e oltre 40 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, i The Corrs hanno scalato le classifiche con successi come “Breathless”, “Runaway” e “What Can I Do”. Nel 1999 hanno vinto il premio come Best International Group ai BRIT Awards.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “È stata una giornata ricca di spunti, già a partire dalla terza sessione di prove libere. Nonostante la forte pioggia caduta a lungo ieri sera, la pista non ha perso aderenza e durante i sessanta minuti ha continuato a migliorare. Diversa la situazione durante l’ora di qualifica, quando invece l’evoluzione dell’asfalto è stata molto bassa, il che può spiegare come il tempo del primo classificato in FP3 (Norris, 1’29”646) sia stato migliorato solamente dallo stesso pilota solamente di 125 millesimi di secondo. Da tener presente che qui a Singapore c’è molta umidità nell’aria e che non ci sia stata attività in pista fra le due sessioni riservate alla Formula 1, un ulteriore elemento che può aver inciso sulle condizioni dell’asfalto.
Guardando alla gara, con un cambio gomme che richiede circa 28”, la sosta unica è una scelta obbligata. Sulla carta e sulla base delle prime analisi, una successione Medium/Hard è la combinazione più veloce, con una finestra per il pit-stop fra il giro 21 e il 27. La Soft ha dimostrato di essere un’opzione praticabile per il primo Stint, con una sosta più anticipata (fra il giro 14 e il 19) per montare la Hard. Chi parte dal centro del gruppo in avanti potrebbe anche giocare la carta di partire con la Hard per allungare il più possibile la prima parte di gara, con una finestra per il pit-stop idealmente aperta fra il giro 37 e il 43. Tutto ciò detto, su un tracciato come questo abbiamo visto tante volte – non ultima lo scorso anno – piloti e squadre giocare tatticamente col passo di gara, soprattutto nel primo stint. Neutralizzazioni e condizioni meteorologiche sono altre due incognite che devono assolutamente essere considerate ma su quelle c’è poco da fare se non farsi trovare pronti a sfruttare ogni eventualità”.