Con il GP di Singapore si chiude il terzo quarto del campionato di F1 2024. Il Marina Bay Street Circuit, progettato dall’architetto Hermann Tilke, ha subìto una prima modifica nel 2009, una seconda nel 2013 con l’eliminazione della chicane alla curva 10, una terza nel 2015 con la correzione delle curve 11, 12 e 13 e una quarta nel 2023 con l’eliminazione di quelle che erano le curve 16, 17, 18 e 19. Rispetto a Monaco, il tracciato è più lungo e molto più veloce.
Secondo i tecnici Brembo il Marina Bay Street Circuit, lungo 4.940 metri, rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 per il ritmo serrato e la mancanza di spazi adeguati al raffreddamento: i freni sono usati in 12 delle 19 curve e 5 di queste staccate sono della categoria Hard perché richiedono un carico sul pedale di oltre 145 kg e generano una decelerazione di 4,6 g.
Oltre a pinze, dischi e pompe freno, Brembo fornisce quest’anno le proprie unità by-wire a quattro team di Formula 1. Il Brake by Wire è un sistema idraulico a controllo elettronico che ottimizza la convivenza tra i freni idraulici classici e i sistemi di recupero dell’energia coinvolti nell’azione frenante della monoposto. Il corretto bilanciamento tra queste due componenti va ad aggiungersi all’azione dei freni anteriori. Le unità Brembo hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilanciamento tra asse anteriore e asse posteriore. Brembo realizza le unità by-wire anche per le auto stradali, con effetti benefici in termini di costanza degli spazi d’arresto, di riduzione delle emissioni e di ottimizzazione del consumo di energia.
La curva più dura del Marina Bay Street Circuit per l’impianto frenante è la 14: le monoposto vi arrivano a 288 km/h e scendono a 93 km/h in 2,19 secondi durante i quali percorrono 94 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,6 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 150 kg. La potenza frenante è invece di 2.239 kW.
La prima edizione del GP di Singapore, nel 2008, è ricordata per una serie di circostanze eccezionali. È stato il primo GP corso in notturna ma è stato anche quello del crashgate, l’unico in cui un pilota è andato deliberatamente a muro per rispettare gli ordini di scuderia, producendo l’uscita della safety car. Nel memoriale presentato da Nelson Piquet Jr alla FIA il brasiliano dichiarò: «Ho causato l’incidente di proposito continuando ad accelerare, mentre una reazione “normale” sarebbe quella di frenare il prima possibile».