Le cose in Red Bull sono in costante peggioramento e Jos Verstappen accusa apertamente la crisi del management. Ormai è chiaro che la McLaren sia la nuova forza dominante in F1, con Max Verstappen giunto alle spalle di Lando Norris nel GP di Olanda, ma a 23 secondi. “Ricorda i migliori periodi di Max e Lewis“, ha detto Toto Wolff. Il gap adesso è di 70 punti con 9 gare ancora da disputare – e Norris si toglie spesso anche lo sfizio di portare a casa il punto del giro più veloce a Zandvoort, non lasciando niente al rivale. “Norris ha fatto il best lap all’ultimo giro senza DRS, con un tempo di 1.13.8“, ha detto Helmut Marko. “Noi ce lo possiamo sognare. Abbiamo molto su cui lavorare, perché questi 70 punti non bastano con 9 gare davanti. La differenza qui è stata così grande da essere allarmante. Altri nove secondi posti non basteranno“.
Tra i più sorpresi delle prestazioni McLaren è Fernando Alonso, che appena arrivato in parco chiuso domenica è andato subito a guardare la monoposto di Norris, persino abbassandosi per vederla meglio: “Cerchi sempre di essere ispirato da chiunque domini. Tutti noi abbiamo da imparare da loro. Continuano a introdurre upgrade che funzionano davvero, mentre la Red Bull monta nuove soluzioni e la situazione peggiora. Il risultato sono quei 23 secondi al traguardo“.
E proprio questo non è andato giù a Jos Verstappen, che non ha mai nascosto di sperare in un passaggio di Max alla Mercedes: “Oltre 20 secondi sono un’enorme delusione“, ha detto alla Bild. “ma non sorprende quando ribalti completamente l’engineering della vettura“. Le specifiche della Red Bull a Zandvoort erano un mix di parti vecchie e nuove, con gli ingegneri che cercano di capire in che momento la stagione ha iniziato ad andare male. “E’ tempo, ammesso non sia già tardi, di farsi delle domande. I migliori stanno lasciando il team. Sono molto dispiaciuto di quello che sta succedendo perché Max non può essere felice con una macchina del genere. Adesso tocca a Horner riportare sulla retta via il tutto. Sarò sorpreso se lo farà, bisogna lavorare molto e per prima cosa deve cambiare lo spirito in squadra“.