All’altezza dei giardini del Rebuffone di Viale Venezia a Brescia – il tradizionale e storico punto di partenza e arrivo della 1000 Miglia – l’ Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1929 condotta da Vesco-Salvinelli ha tagliato per prima il traguardo della 42^ edizione della rievocazione storica della “1000 Miglia”, oggi gara di regolarità riservata ai modelli che hanno corso la 1000 Miglia storica di velocità o che sono stati prodotti nello stesso intervallo di tempo (tra il 1927 e il 1957). Si tratta dell’ennesima vittoria di Alfa Romeo, un brand che conferma così un legame strettissimo con questa corsa, ricca di fascino, stile e avventura.
Ottimo piazzamento anche per Lancia che conquista il secondo gradino del podio grazie alla Lambda Casaro VII Serie del 1927 condotta dall’ equipaggio Fontanella-Covelli. Un grande exploit che cade proprio nel 70esimo anniversario dell’unica vittoria di Lancia nella 1000 Miglia, con la mitica D24, che trionfò nella Freccia Rossa 1954 con il leggendario Alberto Ascari al volante. Sul terzo gradino del podio troviamo ancora una vettura Alfa Romeo condotta dal duo Aliverti-Valente, anche loro, come i vincitori, a bordo di una 6C 1750 del 1929.
Anche Stellantis conquista un ottimo risultato: le tre preziose vetture schierate dal team ufficiale Alfa Romeo e Lancia, anche grazie al supporto costante dello staff Heritage di Stellantis, sono riuscite a terminare la gara. Grande l’entusiasmo del pubblico che ha potuto ammirare e conoscere da vicino gli equipaggi di spicco che quest’anno hanno condotto queste fantastiche vetture:
- la Lancia Aurelia B20GT (1951) era infatti condotta da Miki Biasion, due volte campione del mondo Rally nonché pilota italiano più vincente di tutti i tempi in questa categoria, e da Savina Confaloni, autorevole giornalista automotive & lifestyle, nonché conduttrice e autrice televisiva. Questa vettura è custodita nell’Heritage Hub di Torino, lo spazio espositivo che ospita più di 300 preziose vetture classiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
- L’Alfa Romeo 1900 Sport Spider (1954), aveva al volante il campione del mondo nel DTM Nicola Larini e il suo amico Luca Ciucci, appassionato regolarista e membro di un ente pubblico legato al mondo automotive.
- Infine, l’Alfa Romeo 1900C Super Sprint (1956), era guidata da Andrea Farina, celebre per il suo lavoro con Motor1, una delle principali testate online dedicate al mondo dei motori. Con lui Davide Cironi, volto noto del piccolo schermo e fondatore di Drive Experience, il canale numero uno in Italia per le auto sportive. Entrambe le Alfa Romeo sono solitamente custodite presso il Museo Alfa Romeo di Arese.
Da Brescia a Torino, da Genova alle spiagge di Viareggio fino a via Veneto nel cuore di Roma, per poi risalire verso Siena, Ferrara e il Lago di Garda e terminare con la tradizionale passerella in Viale Venezia a Brescia, dove tutto è iniziato nel lontano 1927: anche quest’anno il passaggio di questo epico “museo viaggiante” ha suscitato entusiasmo e curiosità tra i numerosissimi spettatori che si sono assiepati lungo gli oltre 2.000 km del percorso e che hanno potuto apprezzare anche lo stile e le prestazioni, per la prima volta in dinamica, dell’Alfa Romeo Junior, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa; al suo fianco la Nuova Lancia Ypsilon, che ha partecipato alla 1000 Miglia proprio nei giorni in cui il modello è disponibile nei concessionari italiani.
Questi modelli, ultimi nati dei due Marchi che rappresentano l’italianità nella storia e nella cultura motoristica, hanno accompagnato la gara in tutte le tappe, raccogliendo consensi unanimi per la capacità di celebrare i valori del passato proiettandoli nel futuro di Alfa Romeo e Lancia, caratterizzate da un’incessante evoluzione della propria gamma che si propone come guida verso la transizione elettrica ed ecologica.