In occasione del primo traguardo di tappa a Torino della 42° edizione della Mille Miglia (l’ultima volta che attraversò la città fu nel 1948), il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile celebra la corsa più bella del mondo con la mostra UN VIAGGIO LUNGO MILLE MIGLIA: l’esposizione – realizzata in collaborazione con il Museo Mille Miglia di Brescia e visitabile nella project room del MAUTO dal 12 giugno al 29 settembre – racconta la storia della leggendaria corsa, un’epopea durata un trentennio (dal 1927 al 1957) e per la quale gareggiarono su un percorso di “1000 Miglia” i campioni più famosi del periodo.
Il percorso espositivo racconta i tre decenni della corsa, con una particolare attenzione agli anni più significativi: il 1927, data della prima edizione, il rilancio dopo la guerra nel 1947 e il 1957, l’anno del trionfo di Taruffi e del tragico epilogo. A ciascuno di questi anni corrisponde una tappa fondamentale nella storia della Mille Miglia: Brescia, il luogo dove tutto ebbe inizio; Torino, simbolo della ripresa nel dopoguerra; Roma, la tappa che unisce l’Italia da nord a sud e città della vittoria amara di Taruffi.
Sono tre i livelli del racconto, ciascuno sostenuto da una specifica tipologia di materiale: il dietro le quinte della gara, illustrato da un’ampia selezione di materiali originali esposti in teca, in gran parte inediti, provenienti dall’archivio Mille Miglia che raccontano i preparativi alla gara, le lettere delle scuderie, i rapporti con gli organizzatori e i materiali degli addetti ai lavori; l’emozione della gara in presa diretta, con fotografie e filmati d’epoca che mostrano i protagonisti della corsa, le loro imprese sulle strade impervie del percorso e la partecipazione calorosa del pubblico; il fascino popolare della gara nel cinema: una selezione di filmati cinematografici (dalla cronaca dell’Istituto Luce al cinema d’autore di Wes Anderson) che rappresentano in maniera spettacolare, controversa e talvolta onirica una gara che ancora oggi affascina e offre spunti di riflessione.
Sarà esposta la Cisitalia 202 SMM “Nuvolari” del 1947, il modello con il quale Tazio Nuvolari è proclamato vincitore morale dell’edizione del 1947, conquistando il pubblico con una prestazione spettacolare e sfortunata: la vettura entra nella storia e da quel momento prende il nome del mitico pilota mantovano. Altre tre vetture della collezione MAUTO saranno posizionate l’11 giugno in piazza San Carlo dalle 15 alle 23,30: la Fiat 8 HP del 1901, che prese parte al primo Giro d’Italia nel 1901, la Itala 34/45 Pechino Parigi del 1907 che vinse il 1° raid internazionale attraversando Asia ed Europa e la Lancia D24 del 1953 che partecipò alla famosa Carrera Panamericana attraversando l’America da Nord a Sud.
Nella giornata di apertura della mostra, mercoledì 12 giugno, dalle 17 alle 19, il MAUTO presenta inoltre la 2° edizione delle Millemiglia delle idee dal titolo “Passaggi e paesaggi. Come la corsa più bella del mondo svela e rivela la storia e la geografia d’Italia”: la rassegna di interventi e storie curata da Gianluigi Ricuperati che nel 2023 aveva inaugurato le celebrazioni per i 90 anni del Museo, portando esponenti dell’umanesimo contemporaneo a parlare di cultura dell’Automobile. Si alterneranno nella piazza del MAUTO nomi di spicco del panorama culturale italiano per esplorare i diversi modi con cui la corsa più importante d’Italia si è intrecciata con le vicende storiche del Paese, con il paesaggio e con i temi, oggi fondamentali, della mobilita sostenibile: Francesco Filippi, unodegli storici rivelazione degli ultimi anni, racconterà cos’era il nostro Paese quando la Mille Miglia ha debuttato, in piena era fascista; Valerio Magrelli, il più grande poeta italiano, alternerà invece letture di testi suoi e di Vittorio Sereni, che alla Mille Miglia ha dedicato una lirica contenuta nel capolavoro ‘Diario d’Algeri’, pietra miliare della poesia del Dopoguerra, esplorando così un’Italia diversa, uscita dalla tragedia bellica mondiale; Ottavio di Brizzi, direttore editoriale del Touring Club Italiano, prendendo spunto dalla sospensione della gara nel 1957 a causa di un incidente, contribuirà a esplorare il tema del racconto del paesaggio della ‘penisola del tesoro’, fra turismo, sport e cultura; Elisa Gallo, attivista della “mobilità dolce”, condurrà un viaggio nel futuro-presente del paesaggio urbano, portando le istanze dei ‘30 km/h’ in un contesto diverso da quello in cui di solito si dibatte di bicicletta e città. Chiuderà il fotografo Gigi Cifali, che mostrerà le immagini di un periodo che la Mille Miglia, sospesa fino agli anni Novanta, non ha testimoniato, ovvero gli anni ‘70, nei quali il legame tra auto e paesaggio ha assunto i connotati dello scontro sociale e dell’incubo terrorismo, culminato con la simbolica ‘Renault 4’ in cui fu ritrovato il cadavere del Presidente Aldo Moro.