È George Russell il poleman del GP del Canada. Il pilota della Mercedes è stato il più veloce nella sessione di qualifica, anche se non è stato il suo 1’11”742 ad avergli garantito la partenza al palo in gara. Infatti, questo crono è stato ottenuto in Q2 mentre in Q3 Russell si è fermato sull’1’12” netto, peraltro imitato al millesimo da Max Verstappen: aver ottenuto il tempo prima dell’olandese ha dato al pilota della Mercedes una pole inaspettata alla vigilia, ma che nel corso del weekend era sembrata sempre più possibile. Al terzo posto si è piazzato Lando Norris, staccato solamente di 21 millesimi di secondo dalla coppia di testa. Questa è la seconda pole della carriera di Russell dopo quella dell’Hungaroring 2022. Proprio in Ungheria, ma lo scorso anno, la Mercedes aveva acquisito il diritto di ricevere il ruotino Pirelli destinato al poleman, in quell’occasione grazie a Lewis Hamilton. Sono salite così a 138 le pole della squadra anglo-tedesca, di cui sei conquistate a Montreal.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Russell da Liza Koshy. L’attrice americana è nel cast di “A family affair”, il nuovo film Netflix con Nicole Kidman e Zac Efron. Salita alla ribalta come Youtuber, Liza è stata inserita nel 2019 da Forbes nella lista dei 30 Under 30 più promettenti di Hollywood e da Time nella lista delle 25 persone più influenti su internet.
La terza sessione di prove libere è stata molto intensa perché per la prima volta nel fine settimana la pista è rimasta asciutta per tutti i 60 minuti, consentendo così alle squadre e ai piloti di cercare di recuperare, almeno in parte, il tempo perduto ieri. Le condizioni dell’asfalto sono andate progressivamente e velocemente migliorando coi tempi che si sono abbassati fino ad arrivare a meno di un secondo da quella che era la pole position stimata in base alle simulazioni della vigilia (1’11”7). Le squadre si sono concentrate sulle due mescole più morbide, effettuando diversi long run con tanta benzina a bordo sulla Medium e privilegiando ovviamente la Soft per quanto riguarda i cosiddetti performance run.
La qualifica è iniziata con pista asciutta e non sono state sufficienti alcune gocce cadute nella seconda parte a rendere necessario l’utilizzo delle gomme da bagnato. Il previsto temporale si è progressivamente indebolito man mano che si avvicinava al circuito ed è così passato senza causare problemi durante la sessione. L’incertezza sull’evoluzione delle condizioni meteo ha però portato squadre e piloti a cercare di sfruttare appieno la durata di ogni segmento, allungando la lunghezza dei run molto più di quanto non accada in condizioni normali.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “È stata una qualifica serratissima dal primo all’ultimo minuto, con un equilibrio incredibile, simboleggiato dal fatto che i primi due della classifica finale hanno fatto segnare lo stesso tempo nonché dalla circostanza che nella top 10 figurino piloti di ben sei diverse squadre. Finora è stato un fine settimana contrassegnato dalle mutevoli condizioni meteo e tutto lascia prevedere che anche in gara accada la stessa cosa. Nonostante sabato si sia sempre girato su una pista asciutta, i dati raccolti sono comunque molto limitati, visto che le squadre hanno potuto fare dei long run solo nella terza sessione di prove libere. Come prevedibile, la pista – completamente riasfaltata rispetto allo scorso anno – è ancora molto acerba ed è soggetta a un’evoluzione molto marcata.
Ciò ha determinato anche un’incidenza piuttosto significativa del graining, in particolare sulla Medium che è stata la mescola usata quasi da tutti per i long run. Pertanto, diventa sempre più probabile che – in caso di gara asciutta – la strategia più efficace sia quella basata su due pit-stop, con la prevalenza di utilizzo di due set di Hard: non è un caso che sette squadre ne abbiano ancora a disposizione due set per ciascun pilota. La strategia su una singola sosta, utilizzando una combinazione di Medium e Hard, è sulla carta possibile ma è molto marginale: non è escluso che qualcuno possa provare a iniziare la gara con questo obiettivo mantenendosi comunque flessibile per passare alla sosta doppia”.