Rendere accessibili le nuove tecnologie al maggior numero di utenti: un tema cui Opel tiene particolarmente, e che Opel Corsa interpreta in maniera emblematica. Lo sottolinea anche la scelta propulsiva, che nella gamma prodotto affianca benzina, hybrid e full electric. Non solo, poiché sono ben due le varianti elettriche con cui Opel Corsa si propone per un pubblico sempre più allargato: due livelli di potenza e di autonomia in un modello così compatto e commerciale, sono una chiara manifestazione di impegno. Tanto più che i numeri esprimono in maniera evidente le ambizioni di Opel Corsa nel continuare a essere protagonista: la variante da 115 kW offre 156 CV di potenza, con cui passare da 0 a 100 km/h in soli 8,2 secondi. In questo modo, grazie alla coppia istantanea della propulsione elettrica, si prospettano accelerazioni in grado di regalare il sorriso ad ogni partenza.
Tre ‘Drive Mode’ hanno il compito di modulare potenza e coppia, in modo da privilegiare il livello prestazionale, oppure l’efficienza e di riflesso l’autonomia residua. Sport, Normal ed Eco fanno scendere la potenza a 82 CV, e la coppia da 260 Nm a 180 Nm. In Sport lo sterzo diventa più rigido, mentre in Eco la climatizzazione si riduce per favorire il risparmio energetico. In aiuto all’efficienza di Opel Corsa Electric anche la modalità ‘Brake’ attivabile dalla leva cambio: rende più sostanzioso il recupero dell’energia, grazie a un’azione frenante pari all’effetto del freno motore in discesa.
Con 402 chilometri di autonomia nel ciclo combinato WLTP, Opel Corsa Electric da 156 CV aggiunge anche la maggiore serenità in occasione di un lungo trasferimento stradale, oppure del weekend fuori città per un viaggio senza necessità di ricarica. Come ad esempio scegliendo di andare da Milano a Leggiuno, in provincia di Varese, con 70 chilometri di distanza che ci separano dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Si tratta del monumento più visitato della sponda lombarda del Lago Maggiore, meta costante di visitatori da tutta Europa.
Fu fondato da un ricco mercante locale, Alberto Besozzi che nel 1170, durante la traversata del lago, si trovò in mezzo a una tempesta e si rivolse a Santa Caterina d’Alessandria di cui era molto devoto: tutti i suoi compagni morirono, lui approdò su una piccola insenatura nei pressi di Leggiuno, Sasso Bàllaro, e per far fede al voto decise di ritirarsi qui in povertà e solitudine, cibandosi di quanto la natura gli offriva e del pane che i naviganti ponevano nel cesto che calava dall’alto, e condurre vita da eremita. Alla sua morte, nel 1205, fu sepolto nella cappella che aveva fatto costruire sul modello della chiesa dedicata a Santa Caterina ai piedi del Monte Sinai e fu acclamato beato da tutti gli abitanti del Verbano. Il complesso è composto da una cappella e due chiese, con la cappella al centro di un miracolo avvenuto a inizio Settecento, quando cinque massi precipitarono, restando impigliati nella sua volta e rimanendo sospesi per quasi due secoli senza causare gravi danni.
La gestione religiosa dell’Eremo è affidata alla Fraternità Francescana di Betania, mentre la Provincia di Varese di recente ha curato il restauro di tutto il complesso, compresa la panoramica scala di 268 gradini con cui si accede all’Eremo, affiancata da un sorprendente ascensore scavato nella roccia. Un ampio parcheggio accoglie i visitatori che raggiungono l’Eremo in auto, mentre un molo di attracco consente l’accesso anche dal lago, dove i gradini da salire sono 80.
Una particolare atmosfera attende i visitatori, che vengono avvolti da una sensazione quasi mistica, in linea con l’originale definizione di Eremo. Il quadro naturale offerto da questo luogo è decisamente suggestivo, col portico e la balconata che si affacciano verso il lago, le Isole Borromee e la sponda piemontese.
Dopo qualche ora trascorsa all’Eremo, il silenzio della propulsione a zero emissioni di Opel Corsa Electric si dimostra perfetta per preservare le emozioni della visita a questa sorprendente destinazione. Una serenità intensificata dai 402 chilometri di autonomia, con cui la berlina Opel si propone emblematicamente per quel futuro della mobilità, che in questo caso è già il presente.