La partenza di Adrian Newey non avrà ripercussioni sulla Red Bull, almeno non nel 2025. A sostenerlo Guenther Steiner e Gian Carlo Minardi. C’è chi prevede che la Red Bull inizierà a perdere il suo dominio già quest’anno, con Ferrari e McLaren in forma e i problemi interni al team austriaco. La lotta di potere e lo scandalo-Horner sono costati alla Red Bull il celebre talento del design e della tecnica, che si è già allontanato dalla F1 prima di lasciare completamente l’organizzazione nei primi mesi del 2025. Newey ha anche negoziato un breve periodo di “gardening leave”, dopo il quale a inizio del prossimo anno potrà andare in un altro team – in lizza Ferrari, Aston Martin o Mercedes. “Trovo strano che possa iniziare a lavorare altrove già nel 2025“, ha detto Steiner a Sky Italia. Ma anche se pensa che tutti i periodi di dominio abbiano una fine in F1, la Red Bull può continuare a vincere almeno nel breve o medio termine: “L’era Red Bull arriverà alla fine al più tardi nel 2026“, prosegue Steiner. “ma al momento sono in ottima forma. A breve termine non farà una grossa differenza perché il concept è già a posto“.
Lo scorso weekend a Miami – dove è stato escluso da tutti i meeting e dati tecnici della Red Bull – Newey ha ammesso di aver lavorato sui principali punti deboli della macchina 2024 e che quella del 2025 dovrebbe persino essere migliore. Secondo Steiner, la Red Bull non risentirà dell’assenza di Newey né nel 2024 né nel 2025, ultimo anno dell’attuale era regolamentare. “Non rinuncio alla speranza che ci siano delle belle lotte quest’anno, ma gli ingegneri in Red Bull stanno già tirando fuori le migliori performance dall’ottima macchina di quest’anno. E per questo non hanno bisogno di Adrian. Il suo compito era pianificare il futuro, non controllare quello che accadeva in pista, quindi la sua assenza avrà un impatto sul 2026“.
I regolamenti su telaio, aerodinamica e motore saranno rivoluzionati nel 2026. “Al momento tutti i team sono concentrati sul futuro, sul 2026, dando praticamente per scontati il successo e la supremazia Red Bull“, ha detto Gian Carlo Minardi. “La Red Bull resta la macchina di riferimento, anche se sembrano aver perso la serenità che li ha costantemente caratterizzati nelle ultime stagioni, specie a causa delle questioni interne che stanno vivendo“.