Dopo aver vinto la Sprint, a Miami Max Verstappen ha conquistato la sesta pole nei primi sei GP 2024 (la settima consecutiva e la #38 in carriera), seguito dalle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz (l’azzurro a quanto pare porta bene…). Il campione della Red Bull ha fatto la pole provvisoria nel primo run in Q3 con un tempo di 1.27.241s, sufficiente per mantenere la posizione, nonostante non sia riuscito a migliorarsi nel secondo tentativo. In prima fila nel GP di domani Charles Leclerc, seguito dal compagno di squadra Carlos Sainz.
“Eravamo molto al limite. Siamo stati molto vicini fino al Q3“, ha detto Leclerc. “Quando abbiamo iniziato a spingere per trovare gli ultimi due decimi abbiamo iniziato a perdere le gomme nei settori 2-3. Nel settore 1 andavamo bene, ma negli altri due perdevamo parecchio. La gara però è domani e stamattina abbiamo mostrato un buon passo. Spero che domani potremo mettere più pressione a Max. L’obiettivo, se non riusciamo a superare in curva 1, sarà quello di restare in zona DRS. Qui il DRS è molto potente, se lo perdiamo dopo il primo giro diventa difficile rientrarci. Domani cercherò di partire ancora meglio rispetto a oggi“.
Quarto crono per Sergio Perez, davanti alle McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Quarta fila per le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, con la Haas di Nico Hulkenberg e la RB di Yuki Tsunoda a chiudere la top 10. Sabato difficile per l’Aston Martin, che dopo i problemi nella Sprint ha visto l’uscita di entrambe le monoposto nel Q2, con Lance Stroll e Fernando Alonso 11° e 15°. Delusione in casa Alpine, con Pierre Gasly 12° davanti al compagno di squadra Esteban Ocon e alla Williams di Alex Albon. Sedicesimo tempo per la Sauber di Valtteri Bottas, seguito dalla Williams di Logan Sargeant. Doccia fredda per Daniel Ricciardo che, dopo aver chiuso la Sprint race in quarta posizione, è uscito subito nel Q1, con 18° tempo e la penalità di 3 posizioni presa in Cina lo vedrà quindi partire dall’ultima posizione in griglia. A chiudere la classifica la Haas di Kevin Magnussen e la Sauber di Zhou Guanyu.
Barbara Premoli