ìQuattro su quattro: sono i primi posti di Max Verstappen nelle quattro sessioni fin qui disputate nel GP di Miami. Dopo essere stato il più veloce sia nelle libere che nella Sprint Qualifying, il pilota olandese ha vinto la sfida di mezzogiorno nella Sprint Race e, cinque ore più tardi, si è imposto anche nelle qualifiche, guadagnandosi per la prima volta su tre edizioni il diritto di partire davanti a tutti nel GP di Miami. Il miglior tempo di Verstappen (1’27”241) è stato ottenuto nel primo tentativo di Q3. Così come accaduto nella gara corta, anche in gara accanto a Max sulla griglia partirà Charles Leclerc, autore del secondo miglior tempo (1’27”382). Curiosamente, a far la differenza fra i due è stato il secondo settore: lì Verstappen ha accumulato tutti i 141 millesimi di vantaggio. Infatti, nel primo settore il ferrarista era stato più veloce di 74 millesimi mentre nel terzo era stato l’olandese a prevalere con un margine identico. In seconda fila ci saranno i rispettivi compagni di squadra: Carlos Sainz (3°, 1’27”455) e Sergio Perez (4°, 1’27”460.
La Sprint Race ha visto, come ampiamente previsto, la Medium come assoluta protagonista delle scelte di piloti e squadre. Diciotto piloti hanno infatti percorso i 19 giri previsti con la mescola centrale delle tre portate a Miami dalla Pirelli: le uniche eccezioni sono state quelle di Tsunoda e Sargeant, che hanno optato per la Soft. Nonostante le alte temperature – anche oggi si sono superati i 55° C – il rendimento della C4 è stato più che discreto, tanto è vero che sia il pilota della Racing Bulls che quello della Williams hanno guadagnato diverse posizioni, col giapponese che è riuscito anche ad acciuffare l’ottavo e ultimo posto disponibile in zona punti.
Nella qualifica si sono confermate alcune tendenze emerse già ieri pomeriggio. Le condizioni della pista sono migliorate fino a circa metà della sessione quando si sono sostanzialmente stabilizzate, tanto è vero che pochi piloti di quelli arrivati nella top ten sono riusciti a migliorarsi nel secondo tentativo. Inoltre, la differenza di rendimento sul giro secco fra la C3 e la C4, nell’ordine dei tre/quattro decimi, si è confermata sostanzialmente inferiore alle simulazioni della vigilia e al consueto paragone fra queste due mescole. Non è un caso che – circostanza ormai assai rara – si siano visti alcuni piloti – nella fattispecie Norris, Hamilton e Russell – ricorrere alla C3 per cercare di migliorare la loro posizione sulla griglia di partenza.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato nelle mani di Verstappen dal produttore cinematografico e televisivo Jerry Bruckheimer. Tra i suoi successi, come co-produttore insieme a Don Simpson, ci sono titoli come Flashdance, Top Gun e Bad Boys. A partire dagli anni Duemila, alcuni dei film che ha firmato sono Pirates of the Carribean, Pearl Harbor e il recente Top Gun: Maverick, insieme alle serie televisive CSI, Cold Case e Without a trace. Bruckheimer è uno dei produttori del film sulla Formula 1 – diretto da Joseph Kosinski e con Brad Pitt come protagonista principale – la cui uscita è prevista per il 2025.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Un weekend ricco di diversi spunti di riflessione in termini di comportamento delle gomme. È un fatto che, rispetto alle previsioni e alle simulazioni della vigilia – basate sui dati Pirelli integrati da quelli che ci vengono forniti dalle squadre – abbiamo avuto indicazioni che ci porteranno ad approfondire l’analisi dei dati fin qui raccolti. Sarà importante capire perché la differenza di prestazione fra Medium e Soft sia stata così ridotta e perché i tempi delle qualifiche siano stati più alti rispetto allo scorso anno (circa quattro i decimi di differenza) e, ancora più significativamente (circa un secondo) rispetto alla simulazione.
Andrà studiata soprattutto l’interazione fra la Soft e l’asfalto che, dai dati rilevati mercoledì e giovedì, presentava livelli di rugosità sensibilmente diversi rispetto al 2023. Per quanto riguarda le strategie, la gara lascia pochi dubbi: la sosta unica è nettamente l’opzione più veloce. Diverso il discorso, invece, in termini di mescole e del loro ordine di utilizzo. Se la C4 si è dimostrata di più difficile lettura per i piloti sul giro secco, si è invece dimostrata – ne è stata una conferma la gara Sprint di oggi – un’opzione da non scartare per il Gran Premio di domani pomeriggio. La C2 sarà sicuramente protagonista assoluta ma tutte le combinazioni con C3 o C4 sono sulla carta percorribili”.