Dalla pole alla vittoria per Max Verstappen nel GP di Cina, vinto per la prima volta in carriera, davanti alla McLaren di un bravissimo Lando Norris e alla Red Bull del compagno di squadra Sergio Perez. Per l’olandese, la quarta vittoria in cinque gare e la numero 58 in carriera. Per la Red Bull si tratta invece della 117°.
Il GP ha visto parecchia azione, con una Virtual Safety Car e due Safety Car, ma Verstappen ha sempre viaggiato tranquillo e, come sempre, poco inquadrato, per la “gioia” degli sponsor. Norris è stato uno dei tre piloti, assieme ai due della Ferrari, a fare un solo pitstop, sfruttando la VSC e le Safety Car passando Perez e piazzandosi in seconda posizione, che ha gestito fino alla bandiera a scacchi.
Quarto e quinto Leclerc e Sainz, in una gara che contiene i danni ma non può certo definirsi esaltante per la Scuderia, seguiti dalla Mercedes di George Russell.
Settima l’Aston Martin di Fernando Alonso che ha optato per una strategia insolita, montando le soft anziché le medie come fatto dagli altri piloti durante la SC a metà gara, ed è quindi stato costretto a fermarsi di nuovo verso la fine per montare le medie, con cui ha effettuato una serie di sorpassi recuperando dalla 12° alla 7° posizione finale e portando a casa anche il punto bonus per il giro più veloce. Ottavo Oscar Piastri, che completa un buon weekend per la McLaren. Dopo l’uscita nel Q1 di ieri e problemi vari coi pneumatici, Lewis Hamilton ha rimontato il gruppo chiudendo 9°, con l’ultimo punto alla Haas di Nico Hulkenberg.
Undicesina e 13° le Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly, divisi dalla Williams di Alex Albon, con la Kick Saube dell’eroe di casa Zhou Guanyu 14°, che entra nella storia come primo pilota cinese a correre in patria. Per lui una celebrazione speciale: gli è stato infatti permesso di portare la monoposto in rettilineo e il boato del pubblico è stato pazzesco ed emozionante, una giornata che non dimenticherà.
A seguire un terzetto di piloti penalizzati, con Lance Stroll 15° davanti a Kevin Magnussen e Logan Sargeant, che ha scontato 10s dopo la collisione con la RB di Daniel Ricciardo durante la Safety Car. Stroll ha tamponato l’australiano poco prima della ripartenza della prima SC ed è stato costretto al ritiro per i danni sostenuti. Magnussen era 16° dopo aver mandato in testacoda e costretto al ritiro l’altra RB di Yuki Tsunoda, mossa punita con 10s aggiunti al suo tempo. Logan Sargeant ha chiuso 17° e ultimo e anche per lui 10s per infrazione in regime di SC ai danni di Hulkenberg. Oltre alle due RB, ritiro anche per Valtteri Bottas, costretto a parcheggiare la sua Kick Sauber per un problema al motore, causando la prima delle SC, coi commissari che ci hanno messo una vita prima di riuscire a spostare la monoposto.
Barbara Premoli