La prima giornata del GP della Cina è stata ricca di azione e di sorprese in pista, soprattutto nella parte conclusiva della Sprint Qualifying. Dopo che qualche goccia di pioggia aveva iniziato a cadere nelle ultime battute di Q2, il segmento conclusivo è stato disputato in condizioni di pista completamente bagnata e su un asfalto particolarmente viscido. Ne sono scaturiti 8 minuti di spettacolo ed emozioni, con uscite di pista, grandi correzioni di traiettoria, prodezze e, soprattutto, una classifica finale decisamente inusuale. Infatti, nella prima Sprint Race della stagione partirà in pole position la McLaren di Lando Norris che avrà al suo fianco la Mercedes di Lewis Hamilton. In seconda fila si schiereranno Fernando Alonso (Aston Martin) e Max Verstappen (Red Bull), con Carlos Sainz (Ferrari) a completare la prima cinquina composta così da cinque diverse monoposto. Per la gioia del pubblico locale, che ha riempito la tribuna principale dello Shanghai International Circuit, anche il primo pilota cinese nella storia della Formula 1, Guanyu Zhou, è riuscito ad arrivare alla fase finale, piazzandosi al decimo posto.
La prima e unica sessione di prove libere del weekend è stata caratterizzata da un utilizzo abbastanza omogeneo di tutte e tre le mescole da asciutto selezionate da Pirelli per questo evento. La più impiegata è stata la C4 Soft, usata in 169 dei 453 giri percorsi (37,3%), seguita dalla C2 Hard (158 giri, 34,9%) e dalla C3 Medium (126 giri, 27,8%). Nella Sprint Qualifying, i primi due segmenti, corsi sull’asciutto, hanno visto protagonista come da regolamento la Medium mentre nel terzo – dichiarato formalmente dalla FIA come sessione bagnata e, conseguentemente, con la libertà per le squadre di scegliere mescola e tipologia di gomma preferita – è stata usata da tutti e dieci i piloti la gomma Intermedia. Da notare che, in base al Regolamento Sportivo, i partecipanti alla Q3 potranno ricevere un set di Intermedie nuovo dopo aver restituito quello usato.
Lando Norris ha ricevuto il Pirelli Sprint Qualifying Award da Qiu Xin, un fortunato tifoso cinese scelto tramite un concorso svoltosi nelle scorse settimane su Weibo. Il trofeo, realizzato a mano in Italia, è composto da un quadrato di gomma naturale certificata FSC (Forest Stewardship Council) racchiuso in due vetri trasparenti su cui è riprodotto il tracciato dello Shanghai International Circuit e il caratteristico logo FSC™ a forma di un albero stilizzato. La stessa gomma fa parte dei materiali con cui vengono realizzati tutti i pneumatici Pirelli P Zero di Formula 1 e rispetta i criteri di sostenibilità ambientale e sociale definiti dall’organizzazione non governativa per la gestione delle foreste.
Simone Berra, chief engineer:“Una giornata molto interessante, sia per gli spettatori che per gli addetti ai lavori. Con le condizioni meteorologiche che sono cambiate in maniera significativa durante la giornata, abbiamo visto all’opera quattro delle cinque gomme a disposizione delle squadre in questo fine settimana. Per quanto riguarda le mescole slick, da una prima analisi del loro comportamento possiamo dire che tutte e tre sembrano poter giocare un ruolo nel prosieguo del weekend. La Medium è ovviamente destinata a essere in gioco sia nella Sprint Race di domattina che nella gara di domenica, con la Soft che potrebbe essere un’opzione valida per la Sprint, soprattutto se si dovesse disputare con temperature più basse di quelle di FP, e la Hard logicamente più destinata a un utilizzo nella gara di domenica. In generale, le condizioni della pista sono mutate molto velocemente durante l’arco della giornata. Contrariamente alle aspettative, oggi il graining non si è fatto vedere mentre sulle mescole da asciutto abbiamo visto un degrado piuttosto significativo ma è presto per avere un’indicazione netta in termini di strategie. La Sprint Race sarà un ottimo banco di prova per verificare il comportamento sulla lunga distanza. La pioggia caduta in Q3 ha permesso di vedere all’opera in uno scenario altamente competitivo la lntermedia, che si è comportata piuttosto bene nonostante la peculiarità dell’asfalto di Shanghai. Infatti, lo strato di bitume steso nei mesi scorsi ha reso più scivoloso della norma il tracciato in condizioni di bagnato, mettendo a dura prova l’abilità dei piloti. Ne è venuta fuori una sessione davvero spettacolare che, credo, abbia divertito tutti, anche i piloti stessi!”.