Dopo la pausa forzata in Australia causa ritiro, Max Verstappen torna al suo posto, dominando il GP del Giappone e chiudendo davanti al compagno di squadra Sergio Perez e alla Ferrari di Carlos Sainz. Un GP movimentato, che non ha visto la pioggia contrariamente alle previsioni, ma con svariate strategie gomme e la bandiera rossa al primo giro per l’incidente tra la RB di Daniel Ricciardo e la Williams di Alex Albon. Per l’olandese, la terza pole-vittoria consecutiva a Suzuka (eguagliando il record di Michael Schumacher) e il terzo successo in quattro gare nel 2024. E, per la cronaca, si prende anche il punto extra per il giro più veloce. Grazie al secondo posto di Perez, per la Red Bull un’altra doppietta, la terza della stagione dopo quelle in Bahrain e Arabia.
Dopo la vittoria a Melbourne, Carlos Sainz conquista il terzo podio della stagione, ultimo tra i protagonisti della gara a effettuare il pitstop, riuscendo quindi a sfruttare la mescola più fresca per passare la McLaren di Lando Norris e il compagno di squadra Charles Leclerc nelle fasi conclusive. Ottima la gara del monegasco, partito 8° e unico a fare una sola sosta optando per una strategia alternativa, quarto davanti a Norris e a Fernando Alonso, 6°, seguito dalla Mercedes di George Russell e dalla McLaren di Oscar Piastri, protagonisti di un contatto nelle fasi finali, all’ultima chicane, con l’australiano costretto a uscire di pista e a tagliare la curva.
Nono Lewis Hamilton, con l’ultimo punto all’eroe di casa Yuki Tsunoda, che non si è risparmiato in sorpassi per tutta la gara, primo giapponese a conquistare punti nella gara di casa dopo 12 anni. Alle spalle dei primi 10, la Haas di Nico Hulkenberg, l’Aston Martin di Lance Stroll (che in un team radio ha detto al team che la velocità in rettilineo della macchina è da altra categoria, imbarazzante se si considera dove si è piazzato Alonso e che lui è il figlio del padrone della baracca…), Kevin Magnussen, Valtteri Bottas e le due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly, che è uscito indenne da un contatto alla ripartenza della gara. Finito nella ghiaia nelle fasi finali, per fortuna senza danni, Logan Sargeant, che è riuscito a tornare in pista chiudendo 17° e ultimo, evitando il destino di Ricciardo, Albon e della Sauber di Zhou Guanyu (per problemi tecnici).
Conclusioni? Suzuka regala sempre gare ricche d’azione e, se la Red Bull è imprendibile, buona la gara della Ferrari che ha dimezzato il distacco dai leader rispetto allo scorso anno, ma Sainz ha chiuso comunque a quasi 21s da Verstappen. Ergo, di lavoro da fare ce n’è, ma a Imola arriveranno anche degli aggiornamenti importanti. Intanto un terzo e quarto posto fanno morale e sono un bell’incentivo per tutti. Come il fatto che Charles Leclerc sia stato votato Driver of the Day. Prossima tappa, Cina, per vedere se cambierà qualcosa.
Barbara Premoli