Sono stati il freddo e la pioggia i grandi protagonisti della prima giornata del GP del Giappone a Suzuka che, per la prima volta nella sua storia, si svolge in aprile. In nessuna delle due sessioni la temperatura dell’aria ha superato i 20°C mentre quella dell’asfalto è scesa fino a 17°C alla fine della seconda sessione di prove libere, caratterizzata inoltre da una pioggia intermittente che ha reso poco significativa l’attività in pista. In termini di prestazione assoluta rimangono quindi validi i tempi ottenuti nella prima ora, con Max Verstappen (Red Bull) autore del giro più veloce (1’30”056) davanti al compagno di squadra Sergio Perez (1’30”237) e al ferrarista Carlos Sainz (1’30”269). Peraltro, nemmeno la prima sessione si è svolta senza intoppi in quanto c’è stata un’interruzione di 11 minuti a causa dell’uscita di pista di Logan Sargeant (Williams).
Tutte e tre le mescole portate qui dalla Pirelli (C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft) sono state utilizzate in FP1. Cinque piloti (Verstappen, Perez, Leclerc, Sainz e Magnussen) hanno usato un set di Hard e uno di Soft, due (Bottas e Zhou) hanno montato due treni di Medium mentre gli altri tredici hanno usato uno di Soft e uno di Medium. Nella seconda sessione, soltanto tredici piloti sono scesi in pista, completando in totale 71 giri: di questi, sei (Hamilton, Leclerc, Sainz, Norris, Ocon e Hulkenberg) hanno usato solamente gomme da asciutto (quasi tutti la Soft, solo Hamilton ha provato anche la Medium) mentre gli altri sette (Piastri, Albon, Ricciardo, Tsunoda, Bottas, Zhou e Magnussen) hanno usato, in tutto o in parte, le Intermedie.
Va notato che il Regolamento Sportivo 2024 ha modificato l’allocazione e la gestione dei pneumatici da bagnato per il weekend di gara. Da quest’anno, infatti, ogni pilota ha a disposizione sin dal primo giorno di prove libere, indipendentemente dalle previsioni meteorologiche, 5 set di Intermedie, senza obbligo di restituzione il venerdì sera, e 2 set di Extreme Wet. Considerata la possibilità di pioggia ancora presente per il prosieguo del fine settimana è ipotizzabile che le squadre abbiano quindi preferito mantenere il più possibile inalterata la disponibilità di gomme da bagnato.
Simone Berra, chief engineer:“Nei fatti, solo la prima ora di prove libere ci ha permesso di raccogliere dati utili sul comportamento dei pneumatici su una pista così impegnativa come quella di Suzuka. La seconda sessione, infatti, è stata rovinata dalla pioggia che, cadendo con intermittenza, ha fatto sì che l’asfalto non fosse mai propriamente abbastanza asciutto per poter spingere con la necessaria aderenza con le slick né sufficientemente bagnato per poter valutare compiutamente il comportamento delle intermedie né tantomeno il punto di passaggio dall’utilizzo di queste alle gomme da asciutto.
Il dato più eclatante è l’abbassamento dei tempi sul giro rispetto alla scorsa edizione del GP del Giappone. A parità di mescole – sono le stesse del 2023 – l’1’30”056 di Verstappen è inferiore di 1”6 rispetto al miglior tempo stabilito dallo stesso pilota nel settembre scorso. È chiaro che le temperature sensibilmente più basse potrebbero aver contribuito a questo abbassamento dei tempi, in particolare rendendo la C3 più performante, assieme all’incremento di prestazione generato dalle vetture di quest’anno. La Soft potrebbe quindi essere presa in considerazione come gomma per la gara, considerata anche la differenza di prestazione che garantisce in partenza e nei primi giri che la rende così ancor più appetibile come opzione su una pista dove i sorpassi non sono certamente agevoli. Ovviamente, per un’ulteriore valutazione delle possibili strategie dovremo aspettare le prove libere di domani”.