Il GP d’Australia, terza gara dell’anno, vedrà il debutto stagionale della C5, la più morbida delle cinque mescole disponibili nel 2024. Accanto a lei ci saranno anche la C4 che già è stata usata a Gedda e la C3 che è quasi sempre presente nelle selezioni. Si tratta di una terna più morbida rispetto all’edizione scorsa di questa gara – quando erano state scelte C2, C3 e C4 – ma non rappresenta un debutto assoluto per quanto riguarda la mescola più morbida. Infatti, nel 2022, Pirelli aveva portato a Melbourne la C5 come Soft ma aveva deciso di affiancarle la C3 come Medium e la C2 come Hard, saltando la C4.
La scelta di andare più morbidi è stata presa alla luce dello svolgimento della gara dello scorso anno, quando la C2 fu la grande protagonista, con dieci piloti che la usarono per 47 dei 58 giri percorsi e altri tre che ne completarono più di 50 in una gara peraltro caratterizzata da numerose interruzioni con la safety-car tre volte in pista e, addirittura, tre bandiere rosse con due ripartenze da fermo e una lanciata.
Il tracciato, allestito all’interno dell’Albert Park e contraddistinto da 14 curve, è stato recentemente reso più filante e rimane una pista dove i sorpassi sono abbastanza difficili, anche se non più come nel passato. Dal punto di vista della strategia, tradizionalmente la sosta singola è la più gettonata: lo scivolamento verso una terna più morbida potrebbe eventualmente aprire qualche spiraglio per delle alternative o, comunque, per avere delle situazioni in cui la differenza di passo fra le vetture in pista determinata dalla perdita di prestazione dei pneumatici può rendere più agevoli i sorpassi.
La C5 – pur essendo rimasta inalterata rispetto al 2023 – è la mescola che, finora, è stata meno utilizzata con le attuali monoposto. Infatti, oltre a non essere stata selezionata in nessuno dei primi due Gran Premi, sono stati solamente 140 i chilometri percorsi con la più morbida delle cinque P Zero del 2024 in occasione dell’unica sessione di test, svoltasi a Sakhir (Bahrain) dal 21 al 23 febbraio scorsi, con un solo vero run completato da Lewis Hamilton e poi da tanti out-in fatti dai piloti della Williams. Va aggiunto che solamente altre due squadre (Ferrari e Stake F1) avevano selezionato questa mescola, decisamente poco adatta per un asfalto abrasivo come quello del Bahrain. Un’incognita, seppur relativa, in più in vista del Gran Premio.
Il weekend dell’Albert Park è uno dei preferiti dal mondo della Formula 1, per la bellezza della città che lo ospita e per l’atmosfera che si respira. La conformazione del tracciato non sollecita in maniera particolarmente elevata i pneumatici e il degrado è un fattore più determinato dall’usura che da cause termiche. Peraltro, l’inizio dell’autunno australe può riservare delle sorprese sia in termini di temperature, con sbalzi rilevanti da un giorno all’altro, che di condizioni meteorologiche: la pioggia ha un suo posto significativo nella storia di questo Gran Premio. Ci sono attività in pista sin dal giovedì – insieme alla Formula 1 si esibiranno anche le monoposto di Formula 2 e Formula 3 ma ci saranno anche serie come la Porsche Carrera Cup e il campionato australiano Supercars – e in quattro giorni tanta gomma si depositerà sull’asfalto, cambiandone in maniera significativa il livello di aderenza.
Il GP d’Australia è entrato a far parte del calendario del Campionato del Mondo di Formula 1 nel 1985 e quella che andrà in scena questo fine settimana è la trentasettesima edizione. Fino al 1995, la gara si disputava sul circuito cittadino di Adelaide per poi passare dall’anno successivo a Melbourne, dove si è svolta fino ad oggi con la sola interruzione del biennio caratterizzato dal COVID (2020-2021). Il pilota che ha conquistato più vittorie nel Gran Premio d’Australia è Michael Schumacher (4), tutte a Melbourne e al volante di una Ferrari. La Scuderia è seconda come successi (10), superata dalla McLaren (11). La squadra di Woking è la prima per numero di pole position (10) mentre il pilota che è partito più volte davanti a tutti è Lewis Hamilton (8). Quanto ai piazzamenti sul podio, Ferrari e McLaren sono prime a pari merito con 26 e Hamilton guida la classifica individuale con 10 piazzamenti fra i primi tre. Da notare che la Red Bull ha vinto a Melbourne solamente due volte: nel 2011 con Sebastian Vettel e l’anno scorso con Max Verstappen.