La Scuderia Ferrari lascia l’Arabia Saudita con il primo podio stagionale di Charles Leclerc, autore di una corsa quasi in solitaria per la terza posizione, e il debutto da sogno di Oliver Bearman. Il reserve driver proveniente dalla Ferrari Driver Academy ha iniziato il weekend come pilota di Formula 2 e lo ha concluso come 97° a disputare un Gran Premio di F1 su una Ferrari, nonché 61° a ottenere punti al volante di una monoposto del Cavallino grazie al brillante 7° posto conquistato. Con i suoi 18 anni e 305 giorni l’inglese è da oggi anche il più giovane debuttante su una monoposto del Cavallino Rampante, la cui line-up in questa gara è stata composta per la prima volta da due ragazzi provenienti dalla Academy di Maranello, entrando nella storia come la più giovane coppia di sempre con i suoi 22 anni e 224 giorni di media (Charles ha 26 anni e 144 giorni) battendo così il record che resisteva dal GP di Spagna del 1968 con Chris Amon e Jacky Ickx.
Da quello che dicono i numeri – inclusi i punti conquistati – e quanto si è visto in gara, la Scuderia anche oggi è stata la seconda forza in campo: una conferma molto positiva che concretizza il netto passo avanti fatto rispetto all’inizio dello scorso anno, ma evidenzia come sia necessario continuare a lavorare per raggiungere la Red Bull che ha ancora un indubbio vantaggio. Il racconto delle luci Ferrari nella notte di Jeddah non sarebbe completo senza citare Carlos Sainz: operato venerdì pomeriggio di appendicite, lo spagnolo ha voluto assolutamente essere in pista per la gara, che ha seguito dai monitor dei tecnici solitamente dedicati a lui. Un’ulteriore dimostrazione dell’attuale spirito di gruppo che c’è all’interno della Scuderia.
La corsa di Leclerc è stata piuttosto solitaria. Persa la seconda posizione a vantaggio di Sergio Perez, il monegasco ha tenuto un passo costante sia con le gomme Medium del via che con le Hard montate al settimo giro approfittando della Safety Car innescata dall’uscita di pista di Lance Stroll. L’unica battaglia di Charles è stata quella con Lando Norris, che era rimasto in pista al momento della Safety Car e doveva ancora effettuare la propria sosta. Leclerc si è sbarazzato dell’inglese a due terzi di gara e da lì in poi ha trovato sempre più ritmo riuscendo addirittura ad ottenere il giro più veloce assoluto – l’ottavo della sua carriera – all’ultimo passaggio. Perez, purtroppo, a quel punto era troppo lontano e il monegasco si è dovuto accontentare del terzo posto.
Molto più ricca di episodi la corsa del debuttante Bearman. Il ragazzo di Chelmsford è scattato con gomme Soft undicesimo in griglia riuscendo a mantenere la posizione e dando del filo da torcere a Yuki Tsunoda per il decimo posto. Così come il suo compagno anche Oliver è passato a gomme Hard al giro 7 in regime di Safety Car e da quel momento è stato autore di una corsa tutta in crescendo. Ha superato Tsunoda e Guanyu Zhou, poi ha duellato con Nico Hulkenberg riuscendo a superarlo al secondo tentativo. Con pista libera davanti ha tenuto un passo sempre più costante e veloce che gli ha permesso di mantenere la posizione quando sia Norris che Lewis Hamilton, rimasti in pista all’ingresso della Safety Car a inizio gara, hanno effettuato la loro sosta. Come il più esperto dei piloti, pur sapendo di avere alle spalle due fenomeni, Bearman è rimasto concentrato girando in tempi molto simili a quelli di Leclerc e portando a casa una settima posizione che vale moltissimo sia per lui che per i sei punti Costruttori assicurati alla squadra. La giornata eccezionale di Oliver è stata completata dal titolo di Driver of the Day ottenuto a stragrande maggioranza, con il 48% dei voti di tifosi e appassionati.
Charles Leclerc: “Oggi abbiamo espresso tutto il nostro potenziale, non abbiamo sbagliato niente. Ho fatto un po’ di fatica con le gomme Medium, poi le Hard sono state critiche nei primi giri, anche se in seguito sono migliorate costantemente al punto che nel finale ho conquistato il girò più veloce, con un piccolo aiuto dal DRS. Complessivamente direi che mi sono trovato a mio agio in macchina.Per quanto riguarda OIiver ha fatto un lavoro eccezionale: debuttare in un weekend di Formula 1 iniziando dalla terza sessione di prove libere, senza conoscere bene la monoposto, su un circuito fra i più impegnativi del campionato e riuscire così rapidamente a essere veloce, è qualcosa di incredibile. È stato fantastico vederlo felice ed emozionato, ha concretizzato un grande weekend”.
Oliver Bearman: “Che emozione correre la mia prima gara in Formula 1 con la Scuderia Ferrari! Ovviamente è stato impegnativo dal punto di vista fisico, soprattutto alla fine, quando avevo dietro di me Lando (Norris) e Lewis (Hamilton) con gomme Soft. Ho dovuto spingere sempre al massimo per mantenere il vantaggio rimanendo sempre concentrato e guardando continuamente negli specchietti: un’esperienza davvero memorabile. È un peccato che la Safety Car sia entrata così presto, visto che mi sentivo a mio agio con le Soft, ma ovviamente quella di rientrare è stata la scelta giusta e sono molto contento del risultato.Sono felice di aver massimizzato il potenziale a mia disposizione, mi sono divertito molto in pista e non dimenticherò mai questo fine settimana. Grazie a tutta la squadra per il supporto e per l’opportunità di poter gareggiare in rosso”.
Fred Vasseur – Team Principal: “Oggi Charles ha pagato il fatto di non avere pista libera nelle prime fasi di gara. Dopo la sosta purtroppo ha perso tempo con Lando Norris e così non è riuscito a rimanere abbastanza vicino a Sergio Perez per provare ad approfittare della penalità di cinque secondi inflitta al messicano. Nel complesso la sua gara è stata solida e quando ha avuto via libera si è visto che riusciva a tenere il ritmo delle Red Bull al punto di far segnare il giro più veloce della corsa nel finale. Dobbiamo mettere sotto pressione i nostri rivali se vogliamo provare a batterli e oggi non ci siamo riusciti. L’aspetto positivo di giornata è il progresso fatto relativamente al degrado gomme, che è stato minimo. Per quanto riguarda Oliver non ci aspettavamo niente da lui viste le tempistiche con le quali lo abbiamo messo in macchina. E invece ha gestito questi due giorni in maniera straordinaria, quasi fosse un veterano. Non ha avuto problemi in partenza e al pit stop, fasi che per lui erano del tutto nuove; è sempre stato calmo e preciso nei feedback per radio e ha preso confidenza con la vettura progressivamente al punto che nella parte finale della corsa è riuscito a tenere a bada due assi come Lando (Norris) e Lewis (Hamilton). È stato bello che Carlos ci abbia raggiunto in pista oggi, a poco più di 24 ore dall’operazione, e speriamo che sia in grado di gareggiare in Australia. Se non altro con quello che è successo questo weekend ora sappiamo che possiamo contare su un reserve driver pronto ad entrare in azione qualora ce ne sia bisogno”.
Dopo tre settimane consecutive di attività la F1 si ferma per una settimana. I motori si riaccenderanno venerdì 22 marzo per le prove libere del GP di Australia, all’Albert Park di Melbourne, teatro della terza gara della stagione.