A pochi giorni dal debutto stagionale in Bahrain la F1 si sposta dal Golfo Persico al Mar Rosso per la seconda gara, in programma in Arabia Saudita da giovedì 7 a sabato 9 marzo. La distanza in linea d’aria che separa il circuito permanente di Sakhir da quello cittadino di Gedda è di circa 1260 chilometri ma le caratteristiche tecniche dei due tracciati sono molto diverse. Da una pista contraddistinta da un asfalto molto abrasivo, dove il degrado termico è particolarmente rilevante e dove stabilità in frenata e trazione sono fattori determinanti si passa ad un asfalto piuttosto liscio e a una pista velocissima (oltre 250 Km/h di media), seconda solo a Monza.
Coi suoi 6,174 chilometri di lunghezza, da ripetere 50 volte, il circuito ha una forma particolarmente sinuosa ed è il secondo più lungo del calendario ma il primo come numero di curve (27), molte delle quali si percorrono a media e alta velocità, sottoponendo così i pneumatici ad elevate forze laterali. Così come in Bahrain, qualifiche e gara si svolgeranno di sera (ore 20 locali), con temperature quindi sensibilmente inferiori rispetto a quelle delle prime prove libere del giovedì e del venerdì. Sulla falsariga di quanto avvenuto nelle tre precedenti edizioni di questa gara, Pirelli ha selezionato le tre mescole centrali della gamma: la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft. Un’altra differenza col Bahrain è la strategia di gara. Sabato scorso abbiamo visto come la stragrande maggioranza dei piloti abbia effettuato due soste, con i tre pit-stop come unica eventuale alternativa plausibile mentre a Gedda è assai prevedibile assistere a una corsa basata su una sola sosta, con i piloti che alterneranno Medium e Hard anche in base alla posizione sulla griglia di partenza.
Trattandosi di un tracciato cittadino le vie di fuga sono piuttosto limitate e il rischio di incidenti abbastanza elevato, con conseguente alta possibilità di vedere in pista la safety-car o, addirittura, di assistere ad un’interruzione. I sorpassi non sono particolarmente agevoli: il punto più facile dove superare è la staccata della curva 1. Come spesso avviene sui tracciati cittadini, l’evoluzione della pista sarà molto veloce e in qualifica sarà determinante scegliere il momento ideale per fare il tempo sul giro, così come lo sarà fare una preparazione ottimale del giro di lancio: nelle scorse edizioni si è visto spesso come i piloti ne effettuassero addirittura due prima di portare le Soft alla giusta temperatura, con le conseguenti problematiche di traffico che potrebbero crearsi.
Oltre al secondo appuntamento stagionale della Formula 2, il circuito di Gedda vedrà il debutto della F1 Academy per il primo dei sette eventi, tutti in concomitanza con un Gran Premio, del campionato tutto al femminile di cui Pirelli è Official Tyre Partner per il secondo anno consecutivo. L’azienda rinforza così il suo impegno a fianco dei giovani piloti per facilitarne la crescita professionale e fornire un più ampio ventaglio di opportunità in grado di condurli al vertice delle loro specialità, spesso – come già accaduto in passato – avendo sempre corso su pneumatici Pirelli. Tutte le vetture in gara, monteranno pneumatici Pirelli P Zero DM da 13 pollici, gli stessi utilizzati nella scorsa stagione e in tutte le serie della Formula 4 di cui Pirelli è fornitore. I P Zero DM sono progettati per mantenere un costante livello di performance anche con chilometraggi elevati in modo da consentire alle pilote in gara di sviluppare la loro sensibilità di guida, prima di dover affrontare le variabili tipiche dei campionati maggiori relative all’usura delle gomme. Ogni pilota avrà a disposizione 14 pneumatici da asciutto (tre set e mezzo) e 8 pneumatici da pioggia (due set) per ogni fine settimana di gara.
Tante le novità per la stagione che sta per iniziare. La pilota più veloce nella sessione di qualifica riceverà il Pirelli Pole Position Award rappresentato dalla riproduzione in scala di uno pneumatico P Zero, proprio come accade già in Formula 1. Chi festeggerà un podio indosserà invece il classico podium cap Pirelli ma di colore viola, edizione limitata per la serie. Da quest’anno, inoltre, F1 Academy diventa uno dei campionati propedeutici per le classiche categorie cadette perché le prime cinque pilote classificate otterranno punti per la Superlicenza FIA. La serie potrà essere considerata una piattaforma anche dalle pilote locali che avranno ora la possibilità di partecipare come Wild Card anche ad una sola tappa.