Christian Horner è come sempre al lavoro alla guida del team Red Bull Racing e il suo amico Bernie Ecclestone proclama la sua innocenza. La carriera del team boss è a rischio dopo che la Red Bull GmbH ha aperto un’indagine dopo le accuse di una dipendente che lo accusa di comportamenti aggressivi. “Povero Horner“, ha detto il commentatore russo Alexey Popov, anche perché l’indagine arriva proprio alla vigilia della presentazione della monoposto e dei test pre-stagione 2024. Ma Horner era presente martedì a Silverstone allo shakedown della nuova RB20 nel corso di una sessione privata, vestito con la divisa del team. “A quanto pare non si parla di molestie o foto indecenti“, ha detto Popov. “Si tratterebbe di abuso di potere. Horner non avrebbe comunicato con grande gentilezza con la dipendente e sono arrivate le denunce alla sede Red Bull in Austria“. Secondo i media, Horner sarà regolarmente presente al lancio della monoposto, in programma oggi.
Il CEO della F1 Stefano Domenicali avrebbe discusso con la Red Bull GmbH sull’indagine e l’ex-boss Bernie Ecclestone, amico di Horner e suo testimone al terzo matrimonio nel 2012, gli ha dato dei consigli: “La Red Bull è sotto i riflettori come azienda e ha bisogno di risposte“, ha detto all’agenzia di stampa tedesca DPA. “Siamo grandi amici da molto tempo. Adesso è stato accusato. A meno che sia provato il contrario, è innocente“. All’agenzia di stampa francese AFP ha aggiunto: “A parte di tenere la testa bassa, il mio consiglio a Christian è di non fare niente, aspettare e vedere cosa succede. Sono a stretto contatto con lui. Il problema è che quando hai successo, ti fai un sacco di nemici. Spero che qualcuno parli con lui e la dipendente separatamente e che tutto si risolva“. Sulla questione Ecclestone ha una sua opinione precisa: “Penso che la morte di Dietrich Mateschitz abbia creato un vuoto. Diverse persone hanno preso posizioni diverse e hanno visto l’opportunità di costruire storie per danneggiare Horner. Vogliono scalzarlo dal ruolo. Ha raggiunto un enorme successo e si è impegnato in modo incredibile non solo per il team, ma anche per lo sport“.