Con un un breve video di 1’ e 38” secondi è stata presentata oggi la nuova monoposto Ferrari che parteciperà al 74° Campionato del Mondo di F1 con i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz. La macchina si chiama SF-24 è scesa poi in pista nel pomeriggio a Fiorano Modenese per foto e riprese. Come avviene dal 2020 i giornalisti e gli addetti ai lavori si sono dati appuntamento a Ruote da Sogno, il celebre atélier motoristico della MotorValley, per seguire e commentare le prime immagini e le altre notizie sul mondiale F1 che scatta il 2 marzo in Bahrain. Al talk show condotto da Veronique Blasi hanno partecipato gli ex piloti di F1 Arturio Merzario, Ivan Capelli, Mimmo Schiattarella e Mauro Baldi, l’ing. Giancarlo Bruno, già Ingegnere di pista di grandi team e commentatore TV, e il giornalista Guido Schittone.
Rispetto alla monoposto dello scorso anno la SF-24 si caratterizza per il cambio cromatico: il rosso è nuovo, leggermente più chiaro, e ricorda l’era Forghieri. È tornato il bianco, nei numeri con una grafica molto social. E’ un tipo di rosso caro alla tradizione ferrarista che richiama le monoposto vincenti dell’era Lauda-Regazzoni, mentre il tocco di giallo cita il gonfalone della Città di Modena e la livrea della Hypercar 499P che ha sbancato la 24 Ore di Le Mans, dopo 50 anni di attesa.
Ha aperto il talk show l’ingegner Bruno che ha azzardato una prima valutazione: «Dalla complessità degli spazi del fondo si capisce che è un progetto nuovo. Non dimentichiamo che secondo le nuove regole questa è una monoposto che dovrà durare per due stagioni e si intravvede una scelta nuova». Ivan Capelli ha detto che: «Gli elementi di valutazione sono veramente pochi, stupisce una scelta così asettica, basata su pochi secondi, d’altra parte è quello che è successo anche con Aston Martin e credo che la nuova linea di comunicazione sia questa. Noi siamo legati ad una fase diversa dell’automobilismo, con budget e valori diversi, con oggi la Ferrari ha sterzato decisamente verso il futuro, vedremo se dopo l’annuncio di Hamilton ce ne saranno anche altri clamorosi nel settore tecnico».
Arturio Merzario ha un’idea chiara sulla chiamata di Hamilton: «Lewis è un 7 volte Campione del Mondo ed è un grande professionista, ma credo che il vero valore aggiunto sia quello che può dare la Ferrari a lui in termini di motivazioni e tecnologia, piuttosto che viceversa. Sulla nuova macchina non mi esprimo, non è possibile valutare niente da un breve videoclip. Una volta le presentazioni si chiamavano Conferenze Stampa e venivano organizzate all’Hotel Real Fini o al Gatto Verde con la presenza di tutti i migliori giornalisti, degli sponsor e degli appassionati. Parteciparvi era un piacere e un onore perché il contatto umano col Drake e la stampa ti dava carica per tutta la stagione».
Per Mauro Baldi ex Alfa Romeo F1: «L’idea di bloccare lo sviluppo fino al 2026 mi sembra molto buona perché va incontro all’esigenza di parificare il livello tra i team. Oggi i 20 piloti in lizza sono tutti forti, ma il divario tecnico è troppo alto. Ferrari crescerà, per Mercedes invece si apre il problema del dopo Hamilton perché Russel deve ancora dimostrare».
Ha chiuso Guido Schittone: «A meno che non succedano cose sconvolgenti nel team Red Bull Racing, per la Ferrari questa è una ennesima stagione di transizione. Il progetto Vasseur mi sembra in grado di portare a casa 3 o 4 vittorie di GP ma non il mondiale. Poi succede che la Ferrari vince il Titolo e tutti mi diranno che non capisco nulla di gare…», ha chiuso ironicamente.
Tanti i presenti al Press Day Ruote da Sogno, 52 giornalisti accreditati e ospiti illustri come il critico eno-gastronomico Edoardo Raspelli. Con questo appuntamento di cultura motoristica, Ruote da Sogno, fondata nel 2016 da Stefano Aleotti, si è confermata punto di riferimento per collezionisti e appassionati nella MotorValley.